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«Ancora una volta si cerca di tarpare le ali alla Cultura tarantina colpendo al cuore la fucina dalla quale attingere forze nuove e fresche per il riscatto della Polis.» Lo scrivono in una lettera aperta al Sindaco di Taranto ed al Rettore della Università di Bari gli attivisti del “Meetup Taranto 5 Stelle”.

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«Chiudere il Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali e del Turismo – affermano i pentastellati ionici – sottende ad una ben specifica strategia, lasciare che a Taranto venga soffocato ogni anelito di ripresa. La parola d’ordine che parte da Roma è una sola: per la Città Bimare ci sia solo la monocoltura dell’acciaio. Rispondiamo con la voce dei tarantini che, in gran numero, si sono resi disponibili nel firmare la petizione della quale ci facciamo promotori. Non ascoltarla varrebbe non ascoltare quel Popolo che, direttamente o indirettamente, vi ha delegato il compito di rappresentarli, di rappresentare le loro istanze, i loro bisogni. Troppe menti eccelse hanno dovuto lasciare i propri territori per la mancanza, in loco, di corsi di laurea che permettessero di costruirsi un futuro, lì dove sono nati. Per decenni la nostra città è stata colpevolmente depauperata, è ora di arrestare questa emorragia.

Questa è la nostra voce – conclude la lettera aperta degli attivisti del “Meetup Taranto 5 Stelle” – che si sappia, non tollereremo più di essere mute vittime sacrificali

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