Nonostante il crescente incremento degli acquisti online, le promozioni, gli sconti, i saldi, continuano ad attirare i consumatori. Tra poco partiranno i tanto attesi saldi estivi, appuntamento molto atteso soprattutto per il settore abbigliamento e calzature e accessori.
Inizio dei saldi estivi
La Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, in accordo con le organizzazioni locali dei consumatori e delle imprese hanno fissato l’inizio dei saldi estivi al 6 luglio 2024, per una durata di circa 60 giorni.
Come tutti gli anni, le date ufficiali sono più che altro indicative per le varie Regioni, lasciando un discreto margine di discrezionalità, più che altro per quanto riguarda l’ultimo giorno dei saldi e l’organizzazione delle Province autonome.
Il calendario per tutta Italia dei saldi estivi
Mentre la data di inizio dei saldi estivi 2023 è pressoché la stessa in tutta Italia, con eccezione delle province autonome, il termine del periodo varia per ogni Regione, anche in base alle specifiche territoriali. Di seguito il calendario completo con le date di inizio e termine dei saldi estivi 2024 per tutte le regioni d’Italia.
- Valle d’Aosta: 6 luglio – 30 settembre;
- Piemonte: 6 luglio – 31 agosto;
- Lombardia: 6 luglio – 3 settembre;
- Veneto: 6 luglio – 31 agosto;
- Provincia autonoma di Bolzano: 14 luglio – 11 agosto;
- comuni turistici della Provincia autonoma di Bolzano: 18 agosto – 15 settembre;
- Provincia autonoma di Trento: scelta autonoma dei commercianti
- Friuli Venezia Giulia: 6 luglio – 30 settembre;
- Emilia Romagna: 6 luglio – 3 settembre;
- Liguria: 6 luglio – 19 agosto;
- Toscana: 6 luglio – 3 settembre;
- Marche: 6 luglio – 31 agosto;
- Umbria: 6 luglio – 3 settembre;
- Lazio: 6 luglio – 17 agosto;
- Abruzzo: 6 luglio – 3 settembre;
- Molise: 6 luglio – 3 settembre;
- Campania: 6 luglio – 3 settembre;
- Basilicata: 6 luglio – 6 settembre;
- Puglia: 6 luglio – 15 settembre;
- Calabria: 6 luglio – 4 settembre;
- Sicilia: 6 luglio – 15 settembre;
- Sardegna: 6 luglio – 3 settembre.
I saldi sono comunque preceduti da qualche “offerta speciale” che alcuni negozianti hanno già promosso prima della data della partenza ufficiale degli sconti, a breve si allestiranno vetrine e tramite poster, adesivi, cartelli e cartellini si promettono buoni affari. Affinché questi affari siano davvero soddisfacenti per i clienti è bene dare un’occhiata ad alcuni utili consigli che ci fornisce il Codacons, attraverso un utile decalogo.
Saldi estivi: alcuni consigli
- Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
- Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
- Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
- Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
- Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
- Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
- Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
- Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
- Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
- Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.