Si svolgerà nei giorni 25, 26 e 27 maggio 2017 il triduo di festeggiamenti a Grottaglie in onore alla figura di S.Annibale di Francia, presbitero italiano, fondatore delle congregazioni dei rogazionisti del Cuore di Gesù e delle figlie del Divino Zelo.
Un Santo molto devoto ai grottagliesi tanto da dedicargli una piazza, nel 2010, proprio nel quartiere in cui ha sede la parrocchia di S.Maria in Campitelli guidata da Don Franco Spagnulo. L’anno prima l’insigne reliquia del cuore incorrotto di sant’Annibale fu portata proprio a Grottaglie, nella Chiesa del Carmine, dove P. Annibale aveva predicato alla fine del mese di ottobre del 1908, e tra gli ammalati dell’ospedale San Marco.
Era il 2007 quando fu intonata la piazza completando il percorso desiderato ed ambito dagli Ex Allievi Rogazionisti iniziato il 16 marzo 2005 con la formale richiesta da parte di Don Ciro Monteforte, anch’egli figlio di Sant’Annibale, al Sindaco di Grottaglie volta a richiedere la cittadinanza onoraria e l’intitolazione di una piazza o di una via della città.
La storia di S.Annibale di Francia
Nacque a Messina il 5 luglio 1851, terzo dei quattro figli del cavaliere Francesco dei marchesi di Santa Caterina dello Ionio, vice console pontificio e capitano onorario della Marina reale borbonica, e dalla nobildonna Anna Toscano dei marchesi di Montanaro, figlia del commissario Guglielmo e di donna Matilde dei Marchesi di Montanaro e sorella di don Giuseppe Toscano, sacerdote, giornalista e direttore del giornale La Parola Cattolica. Il cavaliere Francesco aveva un fratello, Raffaele, monaco cistercense professore di lettere e filosofia al Collegio dei gentiluomini, e una sorella, Luisa, moglie del patriota e storico messinese Giuseppe La Farina, uomo di fiducia di Cavour. A tutti i quattro figli (Giovanni, Caterina, Annibale, Francesco) venne dato il nome di Maria, oltre a quello prescelto. Giovanni divenne giornalista, ma morì molto giovane. Anche Caterina morirà giovane, ma lei si sposerà con Antonio Montalto. Annibale divenne orfano di padre il 10 ottobre 1852, ancor prima di compiere il secondo anno di vita e, forse, da questo luttuoso evento personale nacque in lui quella particolare sensibilità verso gli orfani che contraddistinse tutta la sua opera.
Il piccolo orfano conobbe anche il distacco dall’affetto materno, venendo affidato ad una anziana zia, a causa dell’impossibilità di gestire i figli della madre ventitreenne ma nel 1859, quando un’epidemia di colera, colpì la città dello stretto, anche la zia venne a mancare ed Annibale Maria ritornò nella casa materna assieme al fratello Francesco. La madre per la gioia di rivederli, regalò loro due cavallucci di legno, che saranno cari ricordi per sant’Annibale.
A sette anni iniziò gli studi presso il Collegio dei gentiluomini dai monaci cistercensi del convento di San Nicolò di Messina, ove insegnava lo zio paterno Raffaele Di Francia. Qui era solito donare il suo pasto ai poveri che venivano a chiedere l’elemosina. Un giorno entrò nella mensa un mendicante, che venne immediatamente schernito dai ragazzi del collegio. Allora Annibale si alzò e donò la sua razione di cibo a quell’uomo. A causa dell’entrata in Messina di Garibaldi, i Di Francia furono costretti a scappare a Napoli. Successivamente torneranno a Messina, dove Annibale potrà continuare i suoi studi. Intelligente e di chiarissime capacità umanistiche ad appena diciotto anni sentì fortissima la chiamata del Signore e, completati gli studi, l’8 dicembre 1869 avviene la cerimonia della vestizione nella chiesa di Maria Immacolata. Di grande ispirazione sarà l’incontro che ebbe con suor Maria Luisa di Gesù, che gli disse: «Voi sarete sacerdote e farete molto bene alla Chiesa». Tra il 1872 ed il 1873 Annibale riceve gli ordini minori, il suddiaconato e il diaconato. Il 16 marzo 1878, a 27 anni, viene ordinato sacerdote, nella chiesa dello Spirito Santo.
Durante un viaggio in treno con un confratello, padre Annibale decise di donare ad un sacerdote che sedeva vicino a loro 100 lire, gli unici soldi che aveva con sé, nonostante i dubbi del confratello che gli suggerì di donargli solo cinquanta lire. Dopo aver donato i soldi al sacerdote, Padre Annibale seppe di aver ricevuto una busta con dentro 1000 lire. Allora disse al confratello: «Che ti dicevo, ragazzo di poca Fede! Abbiamo ricevuto dieci volte tanto. Se ti avessi dato ascolto per le cinquanta lire, la Provvidenza ce ne avrebbe rese solo 500!»
Gli eventi miracolosi
Gli eventi miracolosi che furono attribuiti all’intercessione di padre Annibale Maria di Francia, e che hanno accompagnato il processo di beatificazione fino alla canonizzazione, furono la guarigione della piccola brasiliana Gleida Danese e della piccola filippina Charisse Nicole Diaz. Fu beatificato domenica 7 ottobre 1990 e proclamato santo a Roma da papa Giovanni Paolo II domenica 16 maggio 2004 nel sagrato di San Pietro. Sant’Annibale Maria Di Francia, è l’apostolo della preghiera per le vocazioni”. La commemorazione liturgica ricorre il primo giugno.