“Tutti sappiamo come il tema dei costi della politica sia stato ampiamente trattato di questi tempi e che nelle ultime settimane è ritornato alla ribalta dopo che il Governo ha discusso e approvato col Parlamento il Ddl Delrio riguardante l’abolizione delle Province, organo statale ritenuto superfluo e che con la sua cancellazione dovrebbe quantomeno pesare meno sulle casse dello Stato.” A dichiararlo è il vice segretario provinciale dei Giovani UDC, Giuseppe Russo, che aggiunge: “In più si è discusso nei mesi precedenti degli stipendi e delle pensioni d’oro di dirigenti statali e delle “poltrone” plurime, caso scoppiato in seguito allo scandalo Mastrapasqua il quale ha dovuto rinunciare alla presidenza dell’I.N.P.S. visto il numero esorbitante di poltrone da lui presiedute, e delle liquidazioni di alcuni dirigenti pubblici che quest’anno arriveranno alla fine del loro mandato.
Anche la riforma del Senato – prosegue Russo – è sicuramente una riforma che porterà a un
risparmio più che considerevole dato che, dall’ultima stesura, sarà formato da sindaci, presidenti di regione e esponenti della società civile i quali non riceveranno un’indennità per il ruolo che andranno a ricoprire dato che sono già pagati dallo Stato per l’altra carica che già ricoprono.
Insomma, il quadro generale a livello nazionale è questo, si stanno forse cominciando a mettere in pratica le promesse che da due anni a questa parte abbiamo sentito e risentito ma che finora non erano state approvate e furono addirittura bocciate.
E a livello locale? Cosa si può fare? – si chiede Russo – Abbiamo sempre detto che il mestiere di
politico non esiste o comunque non dovrebbe; chi decide di fare politica lo fa prestando il suo tempo alla gestione della “cosa pubblica”, offre un servizio al cittadino rappresentandolo in parlamento o in generale nelle istituzioni statali; il Gruppo dei Giovani U.D.C. propone quindi al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali di devolvere parte della loro retribuzione per il posto da loro ricoperto in modo da destinarlo in attività utili per il paese organizzate dalle varie associazioni dislocate sul territorio o in altre attività sempre volte verso il bene della comunità di modo che il risparmio sia finalizzato in maniera intelligente.
Sappiamo – conclude Russo – che una richiesta del genere non farà certo la differenza, però è pur sempre un gesto importante ma soprattutto responsabile di chi fa della propria posizione non un privilegio ma un modo per incentivare e valorizzare attività e gruppi sociali volenterosi di apportare il proprio contributo alla cittadinanza.”