Viviamo in un tempo ormai di criminalità diffusa e di atti a delinquere che toccano quei reati che vengono definiti piccoli, ma che hanno un retroterra fortemente delinquenziale. Sia nell’agire sia nel programmare sia nella organizzazione.
La criminalità è azione criminalità: sia per un atto che porta all’omicidio sia per chi ruba una macchina sotto casa di un cittadino che dovrebbe sentirsi tutelato, garantito e vivere la libertà della garanzia come quotidiana esistenza.
Io comincerei a non distinguere più i diversi gradi di criminalità sia dal punto di vista morale che giuridico. Ebbene, faccio un esempio. Mi è stata rubata l’auto che tenevo parcheggiata sotto casa, e vi erano dentro i dettagli della mia vita: dal telefonino a documenti, da ricerche ancora non concluse a libri, da disegni per futuri lavori al mio diario. Perché lasciarli in macchina? Perché devo prevedere che possano rubare in uno Stato di liberta? Utopie. Certo. Sembra che dica cazzate. Quindi vivo in una società dove posso essere derubato. Punto.
Questo come considerarlo? Un reato di microcriminalità o un crimine senza sfere di gradazioni? E questa sarebbe la libertà? Quale libertà. Ecco, non è uno dei miei tanti articoli sulla politica, sulla letteratura, sulla filosofia. Capisco che si tratta di un minuzia rispetto ai grandi fatti che accadono nel modo e in questa nostra Nazione sgrarrubata. Ma posso dire di vivere in un paese civile e libero quando vengo derubato di una “cosa” di mia proprietà, acquistata a rate e con rate ancora da pagare e che dovrò, giustamente, pagare anche non avendo più l’auto perché mi è stata rubata davanti casa mia, ben chiusa e con allarme inserito?
Questa è civiltà, è libertà, è tutela del cittadino? Ma si sa il cittadino, si diceva una volta, è prima di tutto al di sopra di ogni sospetto. Io di questi fatti ne ho parlato tanti anni fa… Ma quando ti toccano nel cuore delle tuo disegno di appartenenza ad un oggetto, ad una realtà che ti appartiene, acquistato con il sudore della fatica quotidiana è impossibile che si possa capire, comprendere, dare un senso a ciò che accade.
No, qui si sbaglia di grosso. Già, mi è stata rubata la mia Golf bianca sotto casa a Carosino (Taranto) ed era anche ben parcheggiata, come sempre, e quale cittadino, come me, dovrebbe continuare a capire il duetto tra libertà e tutela? Non ci siamo.
I cittadini onesti vengono rubati da una criminalità senza scrupoli, sbaglio: il criminale è sempre senza scrupoli, lavorando anche di notte per trovare i pensieri del giorno successivo, mentre un delinquere quotidiano attanaglia i nostri paesi?
Da chi smercia arance e mele senza licenze ai venditori di cozze abusivi/e e così via…
Ci vuole rispetto altrimenti chi non rispetta delinque e chi delinque deve essere trattato come un corruttore delle coscienze e, quindi, come, non un ladruncolo di galline, ma un criminale a tutti gli effetti.
Chi ha rubato la mia auto parcheggiata sotto casa a Carosino è un criminale a tutti gli effetti. Una persona che non conosce il coraggio perché chi ha il coraggio mostra sempre la propria faccia come sto facendo io adesso. Essere un soggetto a delinquere è essere una maschera che ha paura di mostrarsi. Pirandello aveva ragione.
Lo si vuole capire o no? Chi ha rubato la mia auto ha commesso un gesto criminale. Criminale perché ruba, criminale perché entra nel “mio” privato, criminale perché si impossessa di un oggetto che non gli appartiene. Alcuna mera “giustificazione” può essere concessa. Il criminale è la malvagità che si fa strada se non si ha il coraggio di rispondere con durezza.
Ma ora basta? Chi ruba un’auto è un criminale a tutti gli effetti e privare un cittadino di una propria proprietà è un delitto.
Mi auguro che le Istituzioni locali entrino nel vivo di queste questioni con durezza, come ho sempre sostenuto, e con forza, mi auguro che si faccia una denuncia globale di una delinquenza diffusa, mi auguro che si dia una mano forte agli Organi di polizia, mi auguro che la politica sia garanzia verso una cittadinanza dell’onestà.
Comunque resta il fatto che mi è stata rubata l’auto sotto casa a Carosino (Taranto). Comunque resta il fatto che è stata consumata una azione criminale, piccola o grande che sia. Comunque sono entrati nello spazio del mio privato.
Se questa è libertà io non posso amarla. Se mi si dice “mi spiace di ciò…” bisogna fare barricate contra la criminalità nei nostri paesi. Se ancora si continua a fare distinzioni tra forme di criminalità vuol dire che moralmente ed eticamente siamo usciti di strada o addirittura marciamo verso divieti di accesso scambiati per sensi unici.
Il criminale è criminale. Lo è in qualsiasi azione possa compiere. Chi ha rubato la mia auto sotto casa a Carosino, è un criminale e criminale resta. È tempo di non essere più dei Quinto Fabio Massimo. Questa non è libertà. Siamo ormai alla barbarie. Il criminale è un barbaro.