Nell’ambito delle iniziative relative alla tutela della salute attraverso una sana alimentazione, per facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette e prevenire le patologie cronico-degenerative di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio, sono state elaborate le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica (G.U. n. 134 del 11-6-2010).
Tali linee di indirizzo, dirette alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, sono rivolte a tutti gli operatori della ristorazione scolastica e focalizzano l’attenzione su alcuni aspetti sostanziali al fine di fornire a livello nazionale indicazioni per migliorarne la qualità nei vari aspetti, in particolare quello nutrizionale. Nell’ottica di monitorare il riscontro e l’efficacia delle sopracitate linee di indirizzo, è stato predisposto dalla DGISAN e DGSI, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un questionario con lo scopo di realizzare un’indagine conoscitiva, destinata agli istituti scolastici.
La raccolta delle informazioni è avvenuta, con la collaborazione degli Uffici Scolastici Regionali, mediante la somministrazione di un questionario, accessibile tramite il sito del Ministero della Salute, per una compilazione on-line. I risultati sono descritti nel documento: Indagine conoscitiva sulla ristorazione scolastica in Italia – Relazione 2014 che ha permesso tra l’altro di acquisire una visione panoramica della situazione relativa alla ristorazione scolastica in Italia. I dati più significativi dell’indagine hanno messo in luce che accanto alla diffusa conoscenza (73%) delle Linee di indirizzo nazionali per la ristorazione scolastica, è emersa una minima percentuale (2,39%) di scuole che pur conoscendole non le applica.
La rilevazione periodica della soddisfazione dell’utente, che avviene nel 74% delle scuole, dovrebbe essere realizzata in tutte le scuole poiché tale rilevazione è di fondamentale importanza non solo per valutare il gradimento dell’utente ma anche per migliorare la qualità del pasto e la palatabilità delle pietanze.Una delle criticità del servizio evidenziata dall’indagine è la distribuzione di frutta al momento dello spuntino prevista solo nel 28% degli istituti. Malgrado gli sforzi per incrementare il consumo di frutta e verdura nei bambini, attraverso iniziative e campagne di informazione promosse da varie istituzioni, tale risultato indica un’insufficiente sensibilità. Per quanto riguarda un argomento di grande attualità come le eccedenze alimentari, dai dati pervenuti si evince che più della metà (58%) dei plessi non rileva un’eventuale esistenza di avanzi.
E’ dunque fondamentale che ogni struttura proceda ad un monitoraggio, ricercandone le cause sia per perseguire obiettivi di riduzione che di riutilizzo.