Nel 2017 si è celebrato il terzo centenario della morte di San Francesco De Geronimo, gesuita grottagliese elevato all’onore degli altari, ambasciatore – tra gli altri suoi meriti – del culto di San Ciro di Alessandria a Grottaglie e infaticabile missionario delle “Indie di quaggiù”, costituite dai quartieri più degradati di Napoli.
Si potrebbe discutere del modo in cui istituzioni pubbliche e private abbiano più o meno snobbato l’evento, che forse avrebbe meritato maggiore attenzione e miglior programmazione di eventi, considerando che il quarto centenario della nascita non è poi così lontano, ma piuttosto che deplorare quello che non si è fatto, preferiamo evidenziare quello che invece è stato realizzato, in una lungimirante visione che ha voluto riportare il santo grottagliese all’attenzione dei suoi concittadini (e non solo!) analizzando la sua opera evangelica sotto diversi ed interessanti aspetti.
Dal maggio del 2016 allo stesso mese del 2017 infatti, Grottaglie ha ospitato un ciclo di conferenze che hanno trattato della storia, del culto e della spiritualità del santo gesuita nativo e Patrono della Città della Ceramica e compatrono della Diocesi di Taranto. Un anno che ha consentito di ricordare, onorare e approfondire la figura, il messaggio e l’opera di un grande santo della Compagnia di Gesù e della Chiesa, attraverso varie iniziative, tra cui il ciclo di conferenze i cui atti sono quasi integralmente riportati in un volume di oltre 200 pagine curato da Rosario Quaranta. Una serie di serate culturali che hanno riproposto, con una attenzione particolare alle nuove generazioni, la figura e l’opera di uno “zelantissimo operaio della vigna del Signore che ha lasciato una impronta indelebile nella storia della Chiesa e in particolare del Mezzogiorno d’Italia, a Napoli e in tutte le regioni dell’antico Regno”.
A testimoniare la ricchezza dei contenuti e l’interesse degli argomenti trattati, basterebbero da soli i titoli delle conferenze i cui atti sono raccolti nel volume, opera di Mons. Vincenzo Annicchiarico (San Francesco De Geronimo e la devozione alla Vergine), Rosario Quaranta (La devozione alla Madonna della Mutata a Grottaglie), Silvano Trevisani (La Puglia “Ponte di Santità”), Francesco Occhibianco (Presentazione del volume: “I Gesuiti e il santuario di S. Francesco de Geronimo a Grottaglie”), Elio Francescone (La famiglia di Padre Francesco de Geronimo), Francesco Occhibianco (La vita e gli scritti di san Francesco de Geronimo), Rosario Quaranta (“Alvira. L’eroina del Vesuvio”. Romanzo storico di A. J. O’Reilly), Vittorio De Marco (Francesco de Geronimo e le “periferie esistenziali”), Vincenza Musardo Talò (L’opera missionaria del gesuita Francesco de Geronimo nei monasteri femminili del regno di Napoli). Come si vede, un vero e proprio florilegio di proposte, arricchite da immagini, note e documenti in grado di soddisfare lo storico più esigente senza peraltro annoiare o scoraggiare il lettore meno esperto.
Occorre anche aggiungere, ad ulteriore nota di merito dell’opera, che la stessa contribuisce non solo alla conoscenza del santo grottagliese, ma stimola anche alla ricerca di luoghi, usanze e personaggi che in qualche modo a San Francesco de Geronimo sono legati: si va dalla chiesa della Madonna di Mutata a quella della Madonna del Lume, si va da San Ciro di Alessandria a San Cataldo patrono di Taranto, si passa – infine – dalle vicende – più o meno romanzate – di una giovane divenuta ufficiale militare alla vita riservata delle monache dei monasteri di qualche secolo fa.
Opera meritoria quindi, che ha fatto si che non andassero dispersi non solo i qualificati interventi culturali che hanno offerto un contributo importante alla conoscenza e alla comprensione della figura e dell’opera del grande Missionario gesuita, ma soprattutto che fossero note e valorizzate la fede e la passione che ne hanno animato la realizzazione.
Un volume che ha visto la luce nel 2017 ma che certamente rimarrà nella storia per la sua importanza ed il suo interesse, capace di trasmettere alle nuove generazioni un attestato di amore verso il grande Santo, ancor più necessaria oggi, quando giunge la notizia che i Padri Gesuiti non animeranno più il loro Centro del Monticello, lasciando Grottaglie orfana sotto molti aspetti.
Chi volesse procurarsi una copia del volume può rivolgersi al dott. Ciro de Vincentis, Presidente della Pluriassociazione S. Francesco de Geronimo, la quale ha edito la pubblicazione.