I cassonetti per la raccolta dei rifiuti sono forse uno degli strumenti più utili ma – al tempo stesso – meno graditi, tra i servizi offerti da una amministrazione comunale ai propri cittadini. Ciascuno di noi li vorrebbe abbastanza vicino a casa, per non fare troppa strada per versarvi i rifiuti, ma al tempo stesso farebbe di tutto per non averlo proprio sotto casa, a causa dei disagi che questo comporta. Disagi che – occorre dirlo – molto spesso sono causati anche dall’uso poco attento che se ne fa e dal mancato rispetto delle regole stabilite per un loro corretto impiego, che a Grottaglie sono elencate nella ordinanza sindacale n° 153 del 6 luglio 2004. La prima – e forse più importante – di queste regole riguarda l’orario di conferimento dei rifiuti; in inverno, ovvero dal 1 ottobre al 30 aprile, i rifiuti possono essere versati nel cassonetto dalle ore 20,00 alle ore 7,0, mentre in estate, ovvero dal 1 maggio al 30 settembre, l’orario consentito passa dalle ore 22,00 alle ore 7,00. Il motivo di questa regolamentazione oraria è facilmente intuibile: depositare i rifiuti in pieno giorno, magari in una bella giornata di caldo sole, creerebbe delle mini-discariche a cielo aperto, che sprigionerebbero cattivi odori e causerebbero una situazione di disagio nei residenti vicino al cassonetto stesso. Depositarli solo nel periodo notturno riduce certamente i disagi, primi tra tutti quelli derivanti da un ammassamento ed un surriscaldamento dei rifiuti stessi, sulla base del principio che “un po’ di rifiuti a casa di ciascuno, non danno fastidio a nessuno”.
Tra le altre regole, fissate dall’ordinanza sindacale sopra citata, ma soprattutto dal buon senso, ci sono quelle che stabiliscono che i rifiuti vanno versati nel cassonetto in sacchetti ben chiusi ed a perdere (da evitare quindi lo svuotamento del secchio o del cestino, che poi viene riportato a casa) e quelle che stabiliscono cosa si può e non si può immettere nel cassonetto.
I rifiuti da versare sono quelli genericamente indicati come “solidi urbani”, ovvero quelli che normalmente vengono prodotti nella vita quotidiana delle nostre case, principalmente resti di cibo o materiale organico. Nel cassonetto non possono essere versati – per ovvi motivi – materiali pericolosi (velenosi, corrosivi, esplosivi o tossici), così come non possono esservi versati materiali caldi o incandescenti (ceneri, brace, tizzoni ardenti) per evitare il rischio di incendi. Altresì vietato è il versamento di materiali inerti provenienti da lavori edili (pietre, tufi, mattoni, piastrelle) così come di rifiuti liquidi (oli, vernici, risciacquature).
Da evitare il versamento nei cassonetti di materiale che potrebbe essere riciclato, come carta, vetro, plastica, così come di materiale che necessita di processi di smaltimento particolare, come elettrodomestici, mobili o arredamento. Va evitato anche di “occupare” il cassonetto con materiali voluminosi o ingombranti, che dove possibile – come nel caso di scatoli di cartone – vanno spezzettati, smontati o piegati. Altre regole riguardano il vero e proprio cassonetto, e sono stabilite per consentirne un uso migliore e più tollerabile per tutti; in particolare è vietato estrarre rifiuti dal cassonetto, così come il depositare i rifiuti all’esterno del cassonetto stesso (se quello che avete vicino casa è già pieno, fate quattro passi e cercatene un altro più vuoto). E’ inoltre vietato sia spostare il cassonetto dalla zone dove è stato ubicato, che parcheggiare autovetture intorno, per evitare di intralciare le operazioni di svuotamento dal personale addetto. La contravvenzione di queste regole comporta una sanzione amministrativa che va da 25,00 euro a 500 euro, ma soprattutto rischia di generare uno scadimento del servizio e della qualità della vita, oltre che potenziali rischi per la salute, ed è per questi ultimi motivi – piuttosto che per il timore di una improbabile multa – che sarebbe bene che ciascuno di noi si sforzi di rispettare le regole per un uso più consapevole ed “educato” dei cassonetti.