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Con 8,5 milioni di euro di fondi europei di sviluppo regionale avviati i lavori che rinnoveranno la struttura del “San Marco” quale Presidio post acuzie (PPA) ed il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) della provincia jonica, con 111 posti letto.

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Una nuova “missione” per il nosocomio grottagliese

In base al nuovo Piano di riordino ospedaliero, infatti, Grottaglie sarà riferimento per l’assistenza post-acuzie, cioè per le cure riabilitative dei pazienti dopo il superamento della fase acuta di una malattia.

Ma Grottaglie erogherà altresì servizi di prossimità per cure primarie, assistenza sanitaria di base e specialistica, attività di prevenzione, servizi di dialisi, diagnostica per immagini e di laboratorio, farmacia, servizi amministrativi rivolti alla persona, con un modello organizzativo nuovo che prevede un offerta sanitaria integrata con percorsi diagnostico-terapeutici e presa in carico globale del paziente.

Quindi sarà oltre che Riabilitazione, Lungodegenza, Medicina, Geriatria, Radiologia, Laboratorio analisi, Punto di Primo intervento, e riferimento per tutti i servizi offerti come PTA, compresi una serie di Day Service chirurgici e medici per Ginecologia, Urologia, Chirurgia, Ortopedia, Terapia del dolore, Diabetologia e chirurgia plastica.

Una trasformazione complessa

Sulla nuova destinazione di quello che fu l’ospedale grottagliese, si sono incrociate e scontrate da tempo le opinioni di diversi attori.

Proprio sullo stanziamento degli 8,5 milioni di euro ci fu nei mesi scorsi un infuocato “botta e risposta” tra l’assessore regionale alle attività produttive Mino Borraccino e la consigliera regionale di Forza Italia Francesca Franzoso.

Sulla questione inoltre intervenne anche il “Comitato in Difesa dell’Ospedale San Marco“, che da tempo sollecita enti, istituzioni e rappresentanti politici ed assumere una posizione chiara e definitiva sulla questione.

“Un presidio moderno”

“Grazie alla modernissima struttura, che sarà adeguata a tutti i confort ed ai sistemi di sicurezza in base alla normativa vigente – spiega proprio Mino Borraccino, assessore regionale alle attività produttive, annunciando l’avvio dei lavori, si integra in maniera mirata ed efficace l’offerta sanitaria in provincia di Taranto. Un Presidio che potrà dare il suo grosso contributo a tutta la comunità jonica senza dover percorrere chilometri per le cure mediche e assistenziali.”

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