La questione relativa alla rimozione del icona statuaria che raffigura il Crocifisso dalla sala consiliare ha destato molto clamore nelle settimane scorse.
Diversi interventi non solo di esponenti politici, come quella del Consigliere Comunale Michele Santoro, ma anche di protagonisti attivi della società grottagliese. Sui vari profili e bacheche di Facebook, ma anche in radio, duri e accesi scontri su chi sostiene che l’attuale ricollocazione è più idonea e chi invece la ritiene rispettosa, ma non condivisibile, solo se confermata da un’atto formale del Sindaco e della Giunta. Chi sostiene che nessun cambiamento andasse fatto pretende che il primo cittadino si esponga motivando le scelte di questo spostamento, che non c’è dubbio, relega oggettivamente l’icona statuaria in un rilievo assolutamente secondario rispetto all’ampio respiro della precedente collocazione. Una scelta che viene definita come un gesto politico.
Chi sostiene invece che l’attuale posizione è la più consona si augura anche che lo stesso possa essere rimosso definitivamente per rispetto verso tutti quei cittadini che seguono altri credo e altre religioni e che potrebbero trovarsi a disagio. Intanto in radio ieri è stato lanciato un appello affinché il Sindaco prenda posizione e si esprima su questa vicenda. Nel frattempo il Crocifisso è stato riposizionato in aula, ma in un posto diverso da quello solito nel quale è stato per decenni. Stesso dicasi per il cosiddetto rosone, il pannello che era posizionato sul soffitto, al centro della stanza: