Sono state accolte dalla Regione le sollecitazioni giunte dalle Organizzazioni di categoria del commercio e da molto comuni in merito ad una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse dei DUC per rilanciare il commercio.
Ieri la Giunta Regionale, su proposta dell’assessorato allo Sviluppo Economico, ha deliberato di riconoscere a questi strumenti maggiore flessibilità in modo da consentire che tutti gli interventi previsti nell’ambito dei Distretti Urbani possano essere estesi anche agli esercizi di vicinato che si trovano al di fuori del perimetro del DUC, arrivando a coinvolgere, quindi, tutto il territorio comunale.
Contributo una tantum
Si è quindi consentito di rimodulare il piano spese presentato in sede di candidatura, puntando alla riapertura degli esercizi di vicinato anche attraverso un contributo “una tantum”, a fondo perduto, per le attività commerciali, commisurato alla dimensione del locale commerciale/artigianale.
Le sollecitazioni da Grottaglie
Sulla vicenda si era interessato anche il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò circa due settimane fa quando scrisse una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio Conte e al presidente della Regione Michele Emiliano. Il primo cittadino preannunciò un “uragano sul sistema economico” che poteva esser indebolirsi nella sua intensità con alcune misure, tra queste quella che definì “rialziamo le serrande”.
Tra le proposte avanzate da D’Alò vi era anche un contributo regionale a fondo perduto non minore di € 3500,00 (tremilacinquecento) ad attività. Una misura che chiamò simbolicamente “rialziamo la serranda” e che avrebbe previsto la fruizione delle risorse attraverso i distretti urbani del commercio.
Borraccino: “maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse dei DUC”
“Sotto altro profilo si è consentito di rimodulare il piano spese presentato in sede di candidatura, puntando alla riapertura degli esercizi di vicinato anche attraverso un contributo “una tantum”, a fondo perduto, per le attività commerciali, commisurato alla dimensione del locale commerciale/artigianale (iniziativa “alziamo le serrande”). Si potrà procedere anche con un bando per l’assegnazione di risorse destinate alla messa in sicurezza/adeguamento dei locali ai protocolli sanitari (sanificazione, installazione di separatori in plexiglass, realizzazione di corsie per il distanziamento sociale, ecc.) o per servizi innovativi finalizzati ad una più efficace gestione dei servizi a domicilio o “take away”.”
Si legge nella nota di Mino Borraccino.