«Senza voler svalutare lo Studio che questa mattina ci ha presentato il presidente Emiliano, in concreto però i dati confermano ciò che già sapevano, ovvero che a Taranto e in particolare in alcuni quartieri ed aree urbane più vicine alla zona industriale, c’è un livello di mortalità più alto legato all’incidenza di alcune patologie tumorali.» Lo dichiara il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Renato Perrini.
«Le percentuali sui bambini sono allarmanti – prosegue Perrini, ma questo ce lo dicono da anni medici e pediatri; il loro grido è arrivato a tutti noi forte e chiaro. Oggi viene solo rafforzato il dramma di Taranto, rimarcando la stretta relazione tra emissioni industriali e danno sanitario. Una condizione di disastro ambientale che ho messo nero su bianco sin dall’inizio del mio mandato politico, ultima in ordine di tempo l’interrogazione sui dati shock della diossina; era il mese di Marzo ed io non ho ancora avuto risposta.
Se è vero come si legge nello studio presentato oggi – aggiunge Perrini – che “la latenza temporale tra esposizione ed esito sanitario appare breve”, e che esiste una corrispondenza scientifica tra “mortalità e produttività”, allora il nostro Governatore dovrebbe “oggi e subito” predisporre degli interventi mirati per Taranto, a cominciare da una rivisitazione del Piano di Riordino Ospedaliero per l’intero arco jonico.
Non basta, ma questo lo dico da mesi, che si potenzi e rafforzi l’oncologia del Moscati, che già appariva come un contentino, ma è urgente puntare ad un potenziamento complessivo dell’offerta di cura e di assistenza del territorio tarantino. Non domani, ma oggi, e subito.»