«L’avviso che Ecolevante aveva depositato uno studio di impatto ambientale per una mega-cava attigua al terzo lotto, viene pubblicato sul n. 105 del 17 agosto 2006 del Bollettino uf-ficiale regione Puglia (Burp).» Lo ricorda in una lunga nota Etta Ragusa, coordinatrice di vigiliamo per la discarica.
La notizia – prosegue la nota della Ragusa – viene data dal giornalista Ivan Petrarulo e pubblicata sulla Gazzetta del Mezzo-giorno dello stesso agosto 2006. Vigiliamo la riprende con un proprio comunicato e sostiene l’iniziativa dell’associazione “Lu Susko”, che aveva lanciato una campagna di richiesta di informazioni al Comune di Grottaglie.
Il Comune, amministrazione Bagnardi, non solo non dà alcuna informazione ai cittadini, ma non esprime alcun parere sul progetto: “… alla data del presente provvedimento non risulta pervenuto il parere del Comune dei Grottaglie…”, si può leggere a pag. 6 della determina dirigenziale n.2 del 13 gennaio 2010 dell’Ufficio regionale programmazione V.I.A. (Valutazione di impatto ambientale).
La Regione tuttavia, nella seduta del 21.12.2009 esprime un dettagliato e motivato “parere sfavorevole alla compatibilità ambientale…” “tenuto anche conto delle osservazioni prodotte dal “Comitato vigiliamo per la discarica” come si legge alle pagine 9 e 2 della suddetta determina.
Un parere sfavorevole motivato da varie considerazioni: area già degradata per la quale risultano incompatibili ulteriori pressioni ambientali; presenza di altre cave in zona; genera-zione di polveri e rumori da traffico veicolare e attività estrattiva; interferenza con il sistema idrico sotterraneo; impatto sulle matrici (falde, aria, suolo, vegetazione); l’esistenza nelle vicinanze di zone protette e del Parco delle gravine; l’esistenza nel raggio di un km di una discarica controllata adiacente al sito in esame, un impianto sportivo/ricreativo, metanodotti, gasdotti, acquedotti, oleodotti, riserve naturali, parchi, zone agricole nonché di beni storici, artistici, archeologici e per la precisione Masseria Amici, Masseria Torre, Masseria Caprarica e Santuario Madonna delle Grazie.
Non si tratta di una cava o di un ampliamento di cava qualsiasi: quasi 34 ettari di superficie, una volumetria di 8 milioni e mezzo di metri cubi, una profondità di scavo fino a 30 metri.
Ma si può immaginare una cava estesa come 47 campi di calcio, con una volumetria pari a 7 Colossei? I tempi di scavo previsti? Circa 16 anni. E quale la sua destinazione dopo lo sca-vo? Probabilmente anche discarica, visto che si tratta di ampliamento di una cava autorizzata precedentemente alla legge regionale che ne vieterebbe l’uso a discarica.
Nel 2011 – ricorda ancora la Ragusa, rimanendo sostanzialmente immutata la situazione dei luoghi, lo stesso progetto viene presentato di nuovo come “ampliamento” della cava esistente, prot. n. 7067 del 3.12.2011. Nonostante nel maggio precedente la cava stessa fosse stata posta sotto sequestro per scavo abusivo.
Nemmeno il sindaco Alabrese, eletto nel 2011 si pronuncia sul progetto di ampliamento, sebbene la nuova legislazione regionale obblighi ora i Comuni ad esprimersi sulla Valuta-zione di impatto ambientale (Via), e nonostante sia stato più volte sollecitato dalla minoranza, sia pubblicamente che nelle riunioni della II Commissione, a pronunciarsi in merito. Intanto la Regione il 4.4.2014 rinnova al gestore fino al 2021 l’autorizzazione allo scavo della cava esistente. E ancora una volta il Comune, sebbene sollecitato pubblicamente e in sede di commissione dalla consigliera Ragusa, impugna tale autorizzazione tardivamente, con ricorso al Capo dello Stato poiché non sussistono più i termini per il ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar). Ricorso sul quale a tutt’oggi non è stata emessa alcuna sentenza.
Il 23 maggio 2015 è istituita la prima Conferenza di servizi a Bari presso l’Ufficio Attività estrattive. Partecipano i Sindaci di Grottaglie, Carosino, Francavilla Fontana e, da San Mar-zano, il Sindaco e il comitato Territorio bene comune. Diversi Enti esprimono parere sfavo-revole. Ma il sindaco Alabrese fa presente che la Via non è stata completata perché si aspetta l’esito del ricorso al Capo dello Stato.
Contro il mancato pronunciamento del Comune di Grottaglie sulla Valutazione di impatto ambientale, il Consiglio di Stato, al quale la società di gestione Linea ambiente-Ecolevante ha fatto ricorso, con sentenza n.1188/16 ordina al Comune di Grottaglie di pronunciarsi con provvedimento espresso.
Il 10 agosto 2016, il sindaco Ciro D’Alò eletto nelle recenti elezioni amministrative indice la seconda conferenza di servizi, alla quale partecipano i Sindaci di Carosino e San Marzano e i comitati Vigiliamo per la discarica e Territorio bene comune, assente è Linea ambiente.
Tutti i presenti ribadiscono la necessità di esprimere parere negativo sul provvedimento di Valutazione di impatto ambientale. E la prossima convocazione viene fissata per l’8 settembre. Lo scempio può ancora essere evitato. Cittadini e Comitati sono chiamati a prendere consapevolezza e a continuare nell’impegno. Sindaci e Istituzioni li devono ascoltare e devono far valere le ragioni tecniche, sanitarie e urbanistiche. Ma soprattutto devono affrontare con determinazione e forza questo problema dell’ “ampliamento” di una cava dismessa da anni affinché la Regione esprima un parere negativo definitivo su questo mostruoso progetto.
Il problema dell’ampliamento della cava in contrada “Amici” – conclude Etta Ragusa, coordinatrice di vigiliamo per la discarica – non può essere disgiunto daIla minaccia del raddoppio in altezza del terzo lotto, dalle puzze, dagli interrogativi sulla esistenza di fideiussioni per la fase post operativa del primo e secondo lotto, dalle continue richieste dei gestori. Occorre fermare questa volontà di distruzione. Svegliamoci !»