Chi oggi voglia riportare alla memoria i particolari di un evento storico o di un fatto di cronaca avvenuti anni fa, ha solo l’imbarazzo di scegliere tra eseguire la sua ricerca tramite un computer o un più comodo smartphone.
Sembrano davvero lontani i tempi in cui per realizzare le “ricerche” assegnate come compito scolastico era necessario consultare ponderose enciclopedie o sfogliare con attenzione libri e riviste
Una memoria tramandata
Ma se nei libri e nei giornali era conservata la Storia con l’iniziale maiuscola, quella locale – non meno importante – era spesso tramandata oralmente, con racconti che passavano di bocca in bocca e di generazione in generazione.
Ancora oggi, nelle calde notti d’estate, è possibile vedere giovani ed anziani seduti in cerchio davanti la porta di casa, a commentare i fatti del giorno, a ricordare eventi ed passato ed a parlare (e sparlare…) di amici e conoscenti.
In tutte le culture del mondo la memoria si è spesso conservata così, con racconti che riassumevano in forma più o meno romanzata eventi salienti, sia per tramandare il ricordo che per trarne degli insegnamenti morali.
Non di rado questi racconti erano dei veri e propri poemi, che grazie alle loro rime cadenzate potevano essere ricordati più agevolmente e recitati con maggiore enfasi.
Proprio la loro natura eminentemente orale ha comportato purtroppo la perdita di molti di questi racconti; mutate condizioni sociali, alfabetizzazione diffusa, difficoltà di comunicazione tra diverse generazioni hanno fatto si che queste memorie sbiadissero sino a perdersi del tutto
Un ricordo prezioso
Per questo appare oltremodo encomiabile il lavoro realizzato dalla Associazione Culturale Piccolo Teatro di Grottaglie a cura di Pietro Pierri e con il patrocinio della Pluriassociazione San Francesco de Geronimo, che ha raccolto in un prezioso volume di oltre duecento pagine numerosi racconti in dialetto grottagliese, alcuni vecchi di secoli, altri più recenti.
Il volume, impreziosito da immagini e foto d’epoca, è arricchito da numerose note che analizzano il significato di toponimi e termini dialettali, contribuendo così alla conoscenza delle origini di termini a volte desueti ed altre volte ancora usati nel nostro parlare quotidiano.
Il volume è frutto di una raccolta certosina e paziente, operata negli anni dai soci del Piccolo Teatro di Grottaglie, che alcuni di questi testi li hanno in passato anche messi in scena in numerosi spettacoli e apprezzate rappresentazioni teatrali, alimentando la curiosità e la voglia di saperne di più di molti spettatori.
La commedia umana
Come è facile immaginare, questi poemi ricordano eventi a vole lieti e più spesso luttuosi: violenze e vendette, amori contrastati e tradimenti spietati, lotte di classe e oppressioni feudali, atti di fede e prodigiosi miracoli sono alcuni degli eventi più ricorrenti in queste pagine, che raccolgono la storia e la vita della Grottaglie di un tempo.
L’origine di questi poemi si perde quasi sempre tra le nebbie del tempo e di pochissimi si può azzardare il nome dell’autore; le rime – sebbene ingenue e poco ricercate – riescono appieno nell’intento di coinvolgere il lettore e trasformarlo – come in una macchina del tempo – nella Grottaglie che fu, grazie anche ad un testo in dialetto che viene affiancato dalla traduzione in italiano.
Un opera preziosa e curata, da leggere con attenzione e senza fretta per apprezzare i dettagli del racconto ed i particolari delle spiegazioni annotate, che fanno di questo volume non solo un libro da leggere per svago ma anche un testo da consultare per studio e ricerca.