Pubblicità in concessione a Google

Grottaglie pronta alla svolta, il sindaco Ciro D’Alò ha annunciato la data dello switch, ovvero l’esatto momento in cui scompariranno i cassonetti e le campane dalle strade e i cittadini dovranno separare i rifiuti differenziandoli già in casa.

Pubblicità in concessione a Google

Nella gestione dei rifiuti la raccolta differenziata indica un sistema di raccolta dei rifiuti che prevede una prima differenziazione in base al tipo di rifiuto da parte dei cittadini diversificandola dalla raccolta totalmente indifferenziata.

Il fine ultimo è dunque la separazione dei rifiuti in modo tale da reindirizzare ciascun tipo di rifiuto differenziato verso il rispettivo più adatto trattamento di smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio in discarica o all’incenerimento/termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, al compostaggio per l’organico e al riciclo per il differenziato propriamente detto (carta, vetro, alluminio, acciaio, plastica).

3 agosto 2020

La data che segnerà lo spartiacque dal quale non si potrà tornare più indietro è il 3 agosto 2020. Lo ha dichiarato il sindaco quest’oggi sui social.

Il primo luglio l’attuale impresa lascerà la gestione ed il servizio, secondo quanto dichiarato da D’Alò, subirà un vera rivoluzione.

In un mese quindi si dirà addio alla raccolta stradale passando, finalmente, ad un servizio di ritiro domiciliare su tutto il territorio, comprese le contrade.

Grottaglie è pronta al passaggio?

Tra un mese quindi ogni grottagliese, indipendentemente che esso abiti nel centro storico, piuttosto che nelle zone 167, che su via Marconi o Viale Gramsci, dovrà finalmente conferire i rifiuti in modo differenziato e la raccolta sarà porta a porta.

Considerando ciò che ogni giorno ritroviamo sul ciglio delle strade e soprattutto in prossimità dei cassonetti viene da chiedersi: “i grottagliesi sono pronti a fare la raccolta differenziata porta a porta?”

(foto Facebook: Siamo a Grottaglie)

I colori dei contenitori della raccolta differenziata

Fino a tempi recenti non è esistita una standardizzazione del colore per la raccolta differenziata, mentre nel 2013 è stata emessa la norma UNI 840:2013 che affronta il tema della codifica dei colori nei rifiuti. La norma specifica le dimensioni e i requisiti di progettazione dei contenitori per rifiuti e riciclo con capacità di 400, 1300 e 1700 l. Lo schema è questo:

colore Tipo di rifiuto Tipo di trattamento
verde Vetro (o multimateriale con prevalenza vetro) Riciclabile
blu Carta e cartone (o multimateriale con prevalenza carta) Riciclabile
giallo Plastica (o multimateriale con prevalenza plastica) Riciclabile
marrone Rifiuti organici (parte umida) Riciclabile
turchese Metalli (alluminio e acciaio) Riciclabile
grigio Secco indifferenziato Non riciclabile

Differenziata Porta a Porta

Nella raccolta differenziata porta a porta, non sono i cittadini a portare i rifiuti nei cassonetti, ma sono gli incaricati del servizio che passano a domicilio a ritirarli. Per facilitare le operazioni vengono spesso forniti alle famiglie sacchi in plastica bioplastica o carta, cestini e bidoni, a seconda del tipo del rifiuto o del volume dello stesso da conferire.

Questo metodo permette un controllo della correttezza con cui la singola utenza effettua la raccolta differenziata, e quindi l’erogazione di sanzioni in caso di conferimenti erronei. Di conseguenza, permette di raggiungere percentuali di raccolta differenziata più elevate rispetto al sistema dei contenitori stradali. D’altra parte, comporta maggiori costi di raccolta e difficoltà organizzative per gli utenti, che devono esporre i propri rifiuti fuori casa in giorni e orari prestabiliti.

Pubblicità in concessione a Google