«I lavoratori della Marcegaglia Taranto, di concerto con le segreterie provinciali di FIM, FIOM e UILM, hanno deciso, in seno all’assemblea permanente, in atto presso lo stabilimento stesso, di rivolgere un appello alla Regione Puglia affinché la stessa prenda a cuore la grande difficoltà che da due anni a questa parte condiziona negativamente la loro vita e quella delle loro famiglie.» Lo rende noto un comunicato delle rappresentanze sindacali ioniche.
«Infatti – ricorda la nota delle Rsu FIM, FIOM e UILM, due anni fa, quando la Marcegaglia decise di chiudere lo stabilimento tarantino e tutti i lavoratori vennero posti in cassa integrazione a zero ore, iniziò un percorso presso i vari Ministeri con l’intento di trovare un nuovo soggetto industriale che potesse reindustrializzare il sito tarantino con il conseguente riassorbimento di tutte le maestranze, fino ad arrivare a dicembre 2014, quando, con un accordo sindacale in sede ministeriale, anche alla presenza della Regione Puglia, venne individuato un soggetto industriale, la OTLEC, che avrebbe dovuto, nel giro di un anno, assumere tutti i lavoratori della Marcegaglia.
Purtroppo a distanza di circa sei mesi da quella data, i sospetti sull’infondatezza del progetto industriale OTLEC diventarono certezza, infatti la stessa OTLEC, in sede ministeriale, ad aprile 2015, dichiarò la sua indisponibilità a proseguire nel progetto industriale, defilandosi dagli impegni assunti, provocando di fatto ai lavoratori un duplice danno: da una parte facendo trascorrere inutilmente 6 mesi di copertura CIGS, che sarebbero sicuramente serviti per la ricerca di un altro soggetto industriale e dall’altra ingannando le aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie.
Va sottolineato – prosegue la nota sindacale – che l’azienda Marcegaglia nel frattempo si affrettava ad affittare ad un’azienda adiacente alla sua struttura, la Vestas, un pezzo importante del suo stabilimento, senza però che ci fossero delle ricadute occupazionali per i propri dipendenti posti in cassa integrazione.
Ad oggi per i lavoratori della Marcegaglia Taranto è iniziato il conto alla rovescia, infatti avendo l’azienda aperto la procedura di licenziamento collettivo, alla data del 18 novembre 2015, se non interverranno fatti nuovi, questi lavoratori si ritroveranno tutti licenziati.
Per questa ragione questo appello si rivolge direttamente al Presidente e ai Consiglieri Regionali tutti, affinché il loro impegno politico si concretizzi nell’interessamento per questi lavoratori.
Sarebbe opportuno un intervento presso il Ministero del lavoro affinché possa essere concessa una proroga della CIGS (condizione indispensabile per scongiurare i licenziamenti e continuare a sperare in un nuovo interessamento industriale).
Sarebbe importante, eventualmente, incominciare a ragionare sulla possibilità di un ammortizzatore sociale a carattere Regionale, ma soprattutto è indispensabile impegnarsi a ricercare un soggetto industriale che possa rispondere alle necessità di questi lavoratori e soprattutto alle necessità del territorio tarantino, che giorno dopo giorno viene scippato di un pezzo di lavoro.
Le RSU aziendali – conclude la nota – confidano nell’impegno delle istituzioni politiche regionali a favore dei lavoratori, e delle loro famiglie, della Marcegaglia Taranto.»