La Puglia è da tempo al centro delle cronache per le sue criticità di inquinamento ambientale; la centrale a carbone di Brindisi e lo stabilimento siderurgico di Taranto sono due tra le industrie su cui è puntata l’attenzione degli ambientalisti, e non solo.
In questi giorni alla puglia è stata assegnata una poco lusinghiera “maglia nera”, ovvero quella per la regione con la più elevata quantità di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. I dati del 2013 – forniti da una società specializzata – attribuisce alla Puglia il 19,5% del totale nazionale, una quantità molto superiore a quella della Lombardia, che con il 13,3% si piazza al secondo posto in graduatoria.
C’è ancora molto da fare in Puglia quindi, anche se rispetto ai dati del 2012 è stata registrata una riduzione del 16,3%, una sensibile diminuzione che testimonia l’efficacia delle azioni già attuate.