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Grazie all’approvazione dell’emendamento al decreto legge “Coesione sociale” o “Decreto per il Mezzogiorno”, di iniziativa dei deputati Pd Maria Amato, Ludovico Vico e Stefania Covello, sono stati ripartiti i 100 milioni di euro stanziati dalla Presidenza del Consiglio a favore “della riqualificazione e dell’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione nelle regioni del Sud”.

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La Presidenza del Consiglio, in attuazione a quanto disposto dall’emendamento, ha disposto la ripartizione delle quote, assegnando alla Puglia 19.561.161 euro e alla Basilicata 2.752.432 euro. 28.070.826 euro sono andati alla Campania, 24.344.958 alla Sicilia, 9.454.037 alla Calabria, 7.955.306 alla Sardegna, 6.364.257 all’Abruzzo e 1.497.023 al Molise. Il decreto attuativo, inoltre, sottolinea che le apparecchiature da acquisire debbano essere di ultima generazione.

Con i colleghi parlamentari, promotori dell’emendamento – dichiara l’on. Vico – abbiamo accolto con soddisfazione la conclusione di un percorso propedeutico all’ammodernamento dei macchinari destinati alla radioterapia nelle regioni del meridione. Un passaggio fondamentale, quello del potenziamento di un settore che dovrebbe essere costantemente implementato, per migliorare l’approccio terapeutico ai tumori con modalità innovative e di alta precisione. Una risposta concreta per potenziare la possibilità di curare il cancro, coltivando una maggiore speranza di guarigione e limitando dispendiosi viaggi verso centri più attrezzati, in cui il ‘bisturi’ radioterapico è già una realtà. La tecnologia robotica, infatti, consente una maggiore precisione, concentrando l’azione sulle aree colpite dalla malattia e risparmiando i tessuti circostanti. Una possibilità in più per i pazienti che sviluppano un tumore in prossimità di tessuti che non rispondono a trattamenti chemioterapici e che affidano alla radioterapia un ruolo più importante nella cura, soprattutto per i bambini”.
Chi ha voluto questa iniziativa, infatti, aveva l’obiettivo primario di migliorare i processi di cura del cancro, riducendo i viaggi della speranza, i loro costi morali ed economici e il disagio che si somma al dolore.
In merito al diritto alla salute colmato il divario tecnologico che aggrava le disuguaglianze fra i pazienti in base alla loro localizzazione geografica e che le belle professionalità sanitarie, in particolare in radioterapia oncologica, da sole non bastano a colmare”.

“Come previsto dall’articolo 1bis del decreto legge, che accoglie l’emendamento – aggiunge il deputato del Pd ionico – ai fini dell’effettivo ammodernamento dei servizi di radioterapia oncologica, entro e non oltre 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione dello stesso decreto, il Ministro della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni, e le province autonome, adotterà con proprio decreto un piano specifico di intervento, che ne prevede le modalità ed i tempi di attuazione”.

“Nella ripartizione su base regionale di dette attrezzature – conclude l’on. Vico – è fondamentale che la Regione Puglia fornisca di tale tecnologia robotica il Presidio ospedaliero centrale (Santissima Annunziata, Moscati, San Marco) e il Presidio ospedaliero occidentale (ospedale di Castellaneta)”.

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