Le Ortopedie della ASL Bari sono ai vertici in Italia per il trattamento delle fratture del femore entro due giorni dal ricovero. Sono i dati definitivi del PNE-Piano Nazionale Esiti del 2023, relativi all’attività svolta nell’anno 2022 da oltre 690 Ortopedie, pubblicati quest’oggi da AGENAS.
Analizzando i risultati delle Ortopedie italiane ad alto volume, ossia che trattano almeno 150 fratture del femore all’anno, l’ospedale San Giacomo di Monopoli risulta al primo posto in Italia con una percentuale del 99,45% di interventi eseguiti entro le 48 ore. Al terzo posto segue il “Di Venere” di Bari con il 98,55% e al quinto il “Perinei” di Altamura con il 96,40%. Il quadro particolarmente positivo è completato dall’Ortopedia dell’Ospedale San Paolo, che si piazza quindicesima con il 92,95%, e dall’Ortopedia di Molfetta che nei primi sei mesi del 2023 sta registrando un trend esponenziale.
Per il presidente della Regione, Michele Emiliano, «Agenas fotografa attraverso i numeri il buon lavoro fatto nelle strutture ortopediche regionali e baresi in particolare. E’ una buona notizia soprattutto per i pugliesi che possono contare su professionalità e ospedali di eccellenza capaci di garantire una risposta efficace e rapida, come nel caso della frattura del collo del femore operata in 48 ore, proprio quando ce n’è più bisogno».
«Questo straordinario risultato – commenta il Direttore generale Antonio Sanguedolce – è frutto della moderna organizzazione dipartimentale dei reparti di Ortopedia nella Asl di Bari. Tale organizzazione ha garantito un’elevata efficienza operativa, utilizzando in maniera ottimale le risorse umane e tecnologiche».
“A conferma del buon andamento complessivo – rimarca il Direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, Vincenzo Caiaffa – «il risultato evidenziato dal PNE è un indice di qualità dell’attività ortopedica ma, in generale, offre una misura concreta della capacità assistenziale garantita ai cittadini, soprattutto nella fascia di età avanzata che, sempre più spesso, è costretta a far ricorso ad un intervento così delicato: e nella ASL Bari, come confermano i dati Agenas, è sicuramente in buone mani».