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“Non si vede ma si cura” è il programma di screening gratuito di popolazione per identificare le infezioni da virus dell’Epatite C (HCV) della Regione Puglia.

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L’epatite C è una malattia del fegato causata dal virus HCV e può rimanere senza sintomi per anni, provocando dei danni alle cellule del fegato fino a portare a cirrosi o cancro del fegato. Il test di screening può individuare precocemente l’infezione evitando le complicazioni della malattia, grazie a una terapia efficace che porta alla guarigione nel 95% dei casi, con pochi effetti collaterali.

A chi è rivolto lo screening per l’Epatite C

Lo screening è rivolto a tre diverse tipologie di destinatari individuati dal Ministero della Salute:

  • nati e nate tra il 1969 e il 1989, cioè le persone di età compresa tra i 35 e i 55 anni, inclusi gli stranieri temporaneamente presenti (STP)
  • persone in carico ai Servizi pubblici per le dipendenze (SerD), indipendentemente dalla nazionalità e dall’anno di nascita
  • detenuti in carcere, indipendentemente dalla nazionalità e dall’anno di nascita

Come aderire

Le persone nate tra il 1° gennaio 1969 e il 31 dicembre 1989 ricevono una chiamata, un sms o una email dalla ASL, scaricano la lettera d’invito dal servizio dedicato di Puglia Salute e si presentano in una farmacia che aderisce all’iniziativa o in un laboratorio di analisi pubblico. Le ASL, inoltre, potranno poi definire anche ulteriori Punti screening HCV.

Nelle farmacie lo screening consiste in un test rapido con pungidito (capillare) o salivare, nei laboratori di analisi pubblici il test viene eseguito, invece, con un prelievo di sangue. L’adesione è su base volontaria, il test è gratuito e non necessita di prescrizione medica. Approfondisci sulla pagina Screening HCV di Puglia salute.

Cos’è l’Epatite C?

L’Epatite C è una malattia infettiva causata dal virus HCV (Hepatitis C Virus), che colpisce principalmente il fegato. È nota come una “malattia silenziosa” perché spesso non presenta sintomi evidenti per anni, ma può provocare danni significativi all’organismo se non viene diagnosticata e trattata.

Come si trasmette?

Il virus si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con sangue infetto. I principali fattori di rischio includono:

  • Condivisione di aghi o strumenti per l’uso di droghe.
  • Trasfusioni di sangue non sicure (prima degli anni ’90).
  • Strumenti non sterilizzati per tatuaggi, piercing o procedure mediche.
  • Contatto accidentale con sangue infetto in ambito sanitario.

L’epatite C non si trasmette attraverso baci, abbracci o condivisione di cibo.

Sintomi principali

Molte persone non presentano sintomi per anni. Quando si manifestano, possono includere:

  • Affaticamento.
  • Dolore addominale.
  • Nausea o perdita di appetito.
  • Ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi) nei casi più gravi.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi avviene tramite un semplice esame del sangue che rileva la presenza del virus. Una volta diagnosticata, l’epatite C può essere trattata efficacemente con farmaci antivirali ad azione diretta, che garantiscono una percentuale di guarigione superiore al 95%.

Prevenzione

Non esiste un vaccino per l’epatite C, ma alcune precauzioni possono ridurre il rischio di infezione:

  • Evitare la condivisione di aghi o strumenti personali come rasoi e spazzolini.
  • Assicurarsi che strumenti per tatuaggi e piercing siano sterilizzati.
  • Adottare precauzioni in ambito sanitario e durante procedure mediche.

L’importanza della consapevolezza

L’epatite C può essere completamente curata, ma la chiave è una diagnosi precoce. È fondamentale sottoporsi a controlli periodici, specialmente per chi rientra nei gruppi a rischio. Grazie ai progressi medici, oggi è possibile eliminare questa malattia silenziosa, migliorando la qualità della vita e prevenendo complicazioni gravi come cirrosi e tumori del fegato.

 

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