Non è certo un buon momento per l’agricoltura, ai problemi nazionali, si aggiungono quelli che affliggono in particolare il nostro territorio: alla tristemente nota xylella, si sommano gli effetti di un inverno poco piovoso, i danni causati dalla criminalità ed un mercato che sempre più riduce i margini di guadagno per imprese ed operatori agricoli.
A tutto questo si aggiunge a Taranto un ulteriore ostacolo contro cui devono lottare quotidianamente gli operatori del settore agricolo. “Mancanza di personale, lacune nell’assetto delle cariche istituzionali e delle relative funzioni, incertezza organizzativa rispetto ai ruoli tecnici: è questa la situazione attuale dell’Ufficio Provinciale dell’Agricoltura di Taranto”. A denunciarla è la CIA Due Mari, declinazione territoriale della CIA Agricoltori Italiani della Puglia per l’area Taranto-Brindisi.
“Niente polemiche ma soluzione dei problemi”
“Non ci interessa far polemica né tantomeno fare attacchi personali”, ha dichiarato il direttore provinciale di CIA Due Mari, Vito Rubino. “Ciò che ci sta a cuore, al contrario, è che gli agricoltori possano trovare nell’Ufficio Provinciale dell’Agricoltura di Taranto un punto di riferimento certo, efficiente e funzionale, capace di assolvere il proprio compito dando risposte ed erogando servizi. Nella situazione attuale, purtroppo, a causa delle lacune alle quali si è accennato, l’ufficio di via Tirrenia non riesce a fornire risposte ed è nell’impossibilità di erogare i servizi che ad esso competono.”
Un ufficio vitale per il territorio
“Un Ufficio provinciale dell’Agricoltura ha diverse funzioni”, ha spiegato Pietro De Padova, presidente provinciale di CIA Due Mari. “Ad esso compete fornire indicazioni, informazioni e documenti che riguardano direttamente la possibilità, per le aziende agricole, di continuare a lavorare secondo le necessità e i vincoli di un’impresa. La conseguenza concreta di questa situazione, dunque, è la ‘paralisi’, l’immobilismo, l’impossibilità per molte aziende agricole di ottenere risposte sulle pratiche pendenti, le autorizzazioni, i contributi ai quali si ha diritto, le certificazioni indispensabili per una lunga serie di attività.”
Serve personale per rimettere in moto la macchina organizzativa e funzionale
“Lo abbiamo già segnalato a proposito dei servizi UMA, vale a dire quelli inerenti all’assegnazione di carburante agricolo agli Utenti Macchine Agricole”, ha ricordato Rubino.
“La situazione è peggiorata, o in gran parte causata, dall’effetto combinato dei pensionamenti di quota 100 e dalla mancata integrazione di piante organiche deficitarie e ridotte all’osso. Le istituzioni regionali e provinciali debbono porre rimedio, sta a loro effettuare una ricognizione sulle lacune evidenziate e, successivamente, ma in tempi brevi, porre rimedio. Nel frattempo, la macchina organizzativa e funzionale va comunque rimessa in moto con soluzioni temporanee che permettano uno sblocco dell’attività”, ha concluso il presidente provinciale di CIA Due Mari, Pietro De Padova.