«Nonostante il ritornello col quale il Sindaco Alabrese ha provato, invano, di disconoscere la paternità sua e della maggioranza riguardo al progetto di privatizzazione del cimitero, è evidente che siamo di fronte ad una vera e propria marcia indietro determinata dalla convinta azione politica delle opposizioni.» Ad affermarlo è un comunicato del Circolo “Pier Paolo Pasolini” di Sinistra Ecologia Libertà di Grottaglie.
«La contraddittorietà delle sue argomentazioni che lo hanno portato a definire,solo oggi, “irricevibile” il progetto proposto – si legge ancora nel comunicato di SEL – si scontra con l’evidenza dei fatti. Come ci si può dichiarare estranei ad un progetto come quello presentato che prevede il partenariato di un soggetto privato con l’Amministrazione Comunale? E’ credibile che un privato, chiunque esso sia, possa impiegare tempo e denaro nello studio di un progetto di tale portata all’insaputa del futuro partner pubblico? Se cosi fosse abbiamo forse rischiato di trovarci di fronte alla privatizzazione del cimitero all’insaputa di Ciro e della sua maggioranza (Scajola docet)? Inoltre se il progetto era tanto “irricevibile” come da lui sostenuto, per quale motivo è stato portato alla discussione della commissione?
Sembrerebbe, piuttosto – prosegue il comunicato del circolo grottagliese di SEL, il maldestro tentativo di chi prima ha scagliato la pietra e ora tenta di nascondere la mano, ricorrendo tra l’altro al consueto repertorio di insulti gratuiti nei confronti di chi è istituzionalmente preposto (l’opposizione) al controllo del suo operato di amministratore. A questo punto si potrebbe pensare che la vicenda abbia avuto un felice epilogo con il ritiro del progetto di cui si discute. Invece no! L’ineffabile primo cittadino ha dichiarato che convocherà a breve una seduta del consiglio comunale avente per oggetto l’argomento cimitero.
Vorremmo sperare – conclude il comunicato del Circolo “Pier Paolo Pasolini” di Sinistra Ecologia Libertà di Grottaglie – che in quella occasione il sindaco Alabrese vorrà spiegare ai cittadini i motivi del la mancata realizzazione delle tombe comunali cosi come approvate dalla massima assise cittadina già nel 2012. Perché, se dovesse emergere che sussiste una “emergenza cimitero”, non si vede a chi altri addebitare la responsabilità se non a lui e alla sua maggioranza. Chi vivrà vedrà.»