Dopo il Patron La Volpe e il Direttore Sportivo Ligorio , la palla passa ora a Franco Fedele, Direttore Generale dell’Ars et Labor Grottaglie, che illustra presente e futuro della compagine biancoazzurra.
Attualmente che appeal ha l’Ars et Labor verso il tessuto sociale cittadino?
– Siamo ancora in una fase di decongelamento. Si iniziano ad intravedere timidi segnali positivi. Gli imprenditori locali piano piano si stanno riavvicinando anche se ancora non ci sono concreti aiuti. D’altronde era una cosa messa in conto, dopo la triplice retrocessione era il dazio, inevitabile, da pagare. Dobbiamo avere pazienza e dimostrare la solidita’ del progetto. Possiamo dire di essere sulla buona strada.
Lei che ha il polso della situazione quanto e’ soddisfatta l’amministrazione comunale di cio’ si sta facendo?
– L’amministrazione comunale si e’ sempre espressa con parole positive per come stiamo procedendo, ci sono vicini. Insieme stiamo cercando di risolvere e migliorare i problemi che in itinere si presentano. In merito vorrei ringraziare per la disponibilita’ e la collaborazione il nostro interlocutore, l’Assessore allo sport Vincenzo Quaranta.
Nel 2020 Grottaglie si candidera’ come citta’ dello sport a livello europeo che ruolo puo’ avere l’Ars et Labor in questo ambito?
– Essendo lo sport del calcio il primo polo attrattivo della citta’ il ruolo della nostra societa’, sottolineo unica iscritta ad un campionato dilettantistico di categoria sul territorio, diventa di fondamentale importanza. Dobbiamo farci trovare pronti, magari salendo di qualche categoria per dare maggiore lustro a Grottaglie.
Quali sono le aspettative per il futuro?
– Il nostro progetto prevede, nel minor tempo possibile, un ritorno in serie “D”. Dobbiamo lavorare con umilta’ e competenza affinche’ questo avvenga. Attualmente ci sono tutti i presupposti che fanno ben sperare.