“L’OFFICINA. Laboratorio delle culture e delle storie”, è la rivista culturale che è punto di riferimento per la ricerca sia per Taranto, dov’è edita, che per l’intera regione, che ha per titolo “La conquista del cielo”.
La rivista sarà presentata mercoledì 18 maggio alle 18, nell’aula magna del Liceo “Aristosseno”, viale Virgilio 15, Taranto.
Dopo il saluto del dirigente scolastico, professor Salvatore Marzo,
relazionerà il professor Riccardo Pagano, professore ordinario all’Università Aldo Moro di Bari, delegato del rettore per il Polo universitario ionico e componente il comitato di redazione della rivista. Interverranno il direttore Silvano Trevisani e l’editore Domenico Sellitti, oltre agli autori che hanno collaborato alla sua realizzazione.
Questo quarto numero della rivista (il terzo oltre al numero zero), propone un’ampia prima parte monotematica, confermando così la sua dimensione libraria e saggistica, dedicata, questa volta, a “La conquista del cielo”. Un tema che propone una riflessione interdisciplinare a più voci sull’eterna tensione dell’uomo verso il cielo, che investe in primo luogo la religione e la storia, poi la tecnologia, quindi le arti, dalla musica alla poesia, dalle arti figurative al cinema.
Gli argomenti scelti dalla redazione variano dalla religiosità popolare all’antropologia, alle origini della meteorologia, alla storia del volo. A questo argomento viene riservato un spazio particolare, in considerazione del centenario dell’istituzione dei primi tre scali aerei pugliesi (Taranto, Grottaglie e Gioia del Colle) e del ruolo, tecnologico e romantico, che essi hanno avuto nello sviluppo dell’aviazione. Spazio anche a un inedito particolarmente prezioso legato a un singolare evento: un’aurora boreale verificatasi nel nostro territorio, a un interessante studio sull’influsso “salutare” del cielo di Mesagne e all’interna tensione verso il cielo descritta in un capolavoro del cinema: “Il ladro di Bagdad”.
Anche in questo numero la poesia ha un suo spazio, con il recupero di versi che al cielo hanno dedicato grandi poeti pugliesi: Girolamo Comi, Michele Pierri, Raffaele Carrieri, Vittorio Bodini, Cristanziano Serricchio, Cosimo Fornaro e Giacinto Spagnoletti. Ma anche per l’arte vengono evocati grandi personaggi, come Joseph Beyus il grande scultore che era stato pilota dei bombardieri tedeschi, e Mino Delle Site, esponente pugliese dell’aeropittura futurista.
I contributi di questo quarto numero sono firmati da: Antonio Basile, Lucrezia De Domizio Durini, Claudio Frascella, Antonio Lucio Giannone, José Minervini, Aldo Perrone, Maria Lucia Rasulo, Giuseppe Pierri, Angelo Sconosciuto, Silvano Trevisani, Edoardo Trevisani.
“Fuori contesto”, quindi oltre la prima parte monografica, la rivista propone un contributo di Aldo Perrone sui “passi tarantini” di Pier Paolo Pasolini, a 40 anni dalla morte, e un omaggio ad Anna Fougez, la grande soubrette tarantina che segnò la storia della rivista, lo “scaffale” che ospita recensioni di libri e mostre. In questo numero anche un doveroso ricordo di Pietro Saggese, collaboratore prematuramente scomparso.
Si amplia ancora il numero dei collaboratori della rivista, che conferma il suo intento di allargare il suo sguardo al territorio pugliese, svolgendo anche una funzione di raccordo e di approfondimento corale.
Per l’illustrazione della copertina si è scelta una suggestiva opera di Mino Delle Site, noto esponente pugliese dell’aeropittura al quale è dedicato il saggio di Antonio Lucio Giannone.
“La conquista del cielo. Metafora polivalente che – scrive Silvano Trevisani nell’introduzione – può avere molteplici ambiti di significato: fisico, metafisico, spirituale, sentimentale, religioso. Il cielo è sopra di noi, costantemente. Ma lo guadiamo raramente. Di solito lo consideriamo per questioni meteorologiche o, dalle nostre parti, piuttosto ecologiche. Quando l’inquinamento luminoso non era ancora un ostacolo, di notte il cielo riempiva i nostri occhi. Da ragazzini imparavamo a conoscere le costellazioni principali e potevamo segnare col dito la Via Lattea che oggi è sparita alla vista, a meno che non si riesca ad allontanarsi per molti chilometri dai centri abitati.
Anche il volo, che solo un secolo fa era un’avventura per pochi iniziati, ora è un sistema di trasporto banale che ha ridotto il cielo a una strada incorporea, a volte, traballante, ma da varcare presto, il più presto possibile”.
Il progetto editoriale è affidato al coordinamento e all’ideazione del giornalista e scrittore Silvano Trevisani, coadiuvato da un comitato di redazione composto da Riccardo Pagano, Antonio Basile, José Minervini, Rosario Quaranta e Paolo Domenico Solito.