«Il “CASO TARANTO” non esiste!!! Al PD regionale e nazionale non interessa nulla dell’emergenza sanitaria provocata dal polo industriale presente nel nostro territorio e dalla discarica, per la quale si prevede un ulteriore, inaccettabile ampliamento.» A condannare duramente gli ultimi provvedimenti della politica regionale è la Federazione di Taranto del Partito della Rifondazione Comunista.
«Con il recente “Piano di riordino sanitario” infatti – afferma la segreteria ionica del PRC, anziché potenziare i servizi sanitari pubblici, la Giunta regionale guidata da Michele Emiliano taglia risorse e strutture. Fra le altra cose, si avvera il pericolo che, per primi, avevamo denunciato tempo fa: l’Ospedale di Grottaglie, come lo conoscevamo, non esisterà più.
La Giunta non ha ascoltato i cittadini, né gli amministratori locali, né tantomeno il comitato per la difesa dell’ospedale che, dati alla mano, ha dimostrato la produttività del nosocomio in questione. Emiliano lo “sceriffo” colpisce ancora, declassando un ospedale che lavora in stretta sintonia con il S.S. Annunziata di Taranto, di cui rappresenta un’ importante valvola di sfogo. Adesso su un S.S. Annunziata già ingolfato per carenze di carattere logistico e gravissima insufficienza di personale, si riverserà l’ulteriore utenza del distretto 6 di Grottaglie, con il pericolo serio che l’ospedale tarantino deflagri.
Alla rabbia dei cittadini – prevede la Federazione di Taranto del Partito della Rifondazione Comunista – si aggiungerà il disagio degli operatori (già pochi e allo stremo), oltre all’allungamento delle liste di attesa. Il San Cataldo, a cui tanti fanno riferimento, non esiste e forse lo vedremo operativo tra 10-15 anni.
Nel frattempo, quella pletora di politici di tutti i colori che hanno fatto infinite passerelle presso il San Marco, promettendo che l’ospedale non sarebbe stato chiuso, sono ammutoliti, scomparsi, vaporizzati.Non hanno la minima idea di cosa fare con un ospedale chiuso o “riconvertito” (non si conosce in che modo, in che tempi, con quale personale e strumentistica).
Sarebbe stato più logico non penalizzare un territorio già martoriato, aspettando l’apertura del San Cataldo e nel frattempo rinforzando i servizi territoriali. Invece no! Chiude l’ospedale di Grottaglie, l’assistenza territoriale fa acqua da tutte le parti, il San Cataldo chissà quando e se vedrà la luce. L’importante, per Emiliano e il PD, è tagliare, sforbiciare, amputare e bruciare un’articolazione ospedaliera produttiva, fregandosene di quello che succederà all’utenza e al S.S. Annunziata, dove questa utenza non troverà risposta in tempi accettabili. Così si rischia, d’altra parte, che un numero crescente di persone si rivolga a nosocomi di altre regioni, facendo aumentare la “mobilità passiva”, e i costi ad essa collegati, che ricadranno sulle spalle di tutti i cittadini pugliesi.
Emiliano – conclude la Federazione di Taranto del Partito della Rifondazione Comunista – farebbe bene a cedere l’Assessorato alla Salute, non avendo alcuna competenza né tecnica né politica per gestirlo. Il governatore, e la maggioranza che lo sostiene, sulla Sanità è riuscito a fare peggio di Fitto e di Vendola. A pagare ovviamente saranno sempre i più deboli, mentre la sanità privata coglierà l’occasione per fare maggiori profitti.»