«Cgil Cisl Uil territoriali, con le rispettive Federazioni di categoria Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti Uil, giudicano positivamente gli esiti del confronto tenuto con il Governo a Palazzo Chigi mercoledì 6 luglio u.s. a conclusione del quale sono stati concordati percorsi soddisfacenti per porre fine alla lunga vertenza che coinvolge 529 lavoratori portuali ionici ex Tct.» Lo afferma una nota delle segreterie territoriali ioniche.
«Il Governo – prosegue la nota, di cui le OO.SS. hanno ufficialmente apprezzato tanto la disponibilità quanto la condivisione delle richieste sindacali efficacemente articolate, ha dato notizia dell’imminente produzione di una norma specifica per i tre più importanti Porti del Mezzogiorno (Taranto, Cagliari, Gioia Tauro,) e, con essa, della costituzione di un’Agenzia di somministrazione di natura pubblica. finanziata nell’ambito della Legge di Stabilità 2017, nelle cui liste dall’1 gennaio p.v. saranno censiti i suddetti lavoratori per almeno 36 mesi, di fatto originando un bacino dedicato per un percorso di ricollocazione presso le Aziende che acquisiranno appalti nell’area portuale di Taranto.
Un apposito Accordo di programma, che sarà sottoscritto prossimamente, stabilirà tempi e condizioni necessarie perché siano restituite certezze di futuro agli stessi lavoratori, alle rispettive famiglie e cristallizzerà gli impegni delle parti sociali e delle Istituzioni locali, mentre il 20 luglio p.v. nel corso di un incontro tecnico verrà individuato il criterio per classificare il periodo intercorrente tra il 12 settembre p.v. – cioè, quando verrà ad esaurirsi la cigs – ed il successivo 31 dicembre.
Cgil Cisl Uil, Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti Uil – aggiunge ancora la nota sindacale, ribadiscono, ancora una volta, che il Porto di Taranto, terminal dell’Europa nel Mediterraneo, è vettore di sviluppo del territorio, così come lo stesso Governo ha più volte riconosciuto, condividendone la visione.
Ma auspicano, al contempo, che il processo in atto di infrastrutturazione del Porto recuperi i ritardi con cui si stanno sviluppando i lavori per conquistare i quali il Sindacato ed il territorio in tutte le sue articolazioni istituzionali e sociali si sono particolarmente spesi negli ultimi anni; ciò costituirà condizione ineludibile perché la ricollocazione occupazionale dei lavoratori ex Tct venga accelerata e sia ripreso finalmente un percorso produttivo del Porto di Taranto e con esso di tutto il territorio.
Dunque – conclude la nota di Cgil Cisl Uil, Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti Uil, ripresa della movimentazione container, rilancio dei traffici, implementazione dei livelli occupazionali, costituiscono obiettivi per cui continuare ad agire ed impegnarsi tutti, compreso il Governo che è sollecitato a proseguire con concretezza nella sua azione, privilegiando l’interlocuzione con chi abbia realmente interesse ad investire sul Porto ionico, in tal modo rendendo compiuta la propria sollecitudine più volte ribadita per questo asset giudicato strategico anche per il Paese.»