“Ho partecipato alla riunione della Task force sulla situazione dei lavoratori in esubero del porto di Taranto. La riunione, che si è tenuta presso l’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, è stata convocata dal Presidente della Task force regionale per l’occupazione, Caroli, su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e mia personale per esaminare la situazione di numerosi lavoratori impiegati nella logistica presso il porto di Taranto, come i 22 ex dipendenti della Neptunia. Si tratta di lavoratori esperti nel campo della movimentazione intermodale delle merci in ambito portuale, con competenze consolidate, in grado di svolgere proficuamente la loro attività già da subito all’interno del porto. Tuttavia, al momento, non trovano ancora occupazione”, è quanto comunica in una nota diffusa ai media Mino Borraccino.
Accertato che vi è un problema di inquadrare questi lavoratori nella Agenzia Portuale Nazionale, creata per assorbire i 522 ex lavoratori della TCT (Terminal Container Taranto, ex Evergreen), si è valutata la possibilità che possano essere assunti da altre aziende che già operano all’interno del porto di Taranto.
“E’ stato deciso di costituire un bacino parallelo di circa 150 lavoratori, formato dai 22 ex lavoratori Neptunia e altri 120 lavoratori ex dipendenti di altre due aziende che lavorano nel settore portuale di Taranto. Questo bacino parallelo potrà essere utilizzato per le assunzioni future dopo l’integrazione già prevista dei 522 lavoratori dell’Agenzia Nazionale del Porto. Inoltre di concerto con l’Assessore alla formazione professionale, Sebastiano Leo, cercheremo di favorire il reintegro di questi lavoratori anche attraverso una riqualificazione professionale, valutando la possibilità di istituire dei corsi di formazione per questi lavoratori che, oltre a qualificarli e specializzarli ulteriormente, darebbe loro la possibilità di ricevere anche un sostegno economico” continua la nota dell’Assessore Regionale Mino Borraccino.
Inoltre la Task force regionale per l’occupazione contatterà immediatamente la Prefettura di Taranto, affinchè prosegua il percorso per favorire il reintegro di questi lavoratori.