Tredici persone sono state arrestate a Taranto per estorsioni ai danni di mitilicoltori e ricettazione di prodotti ittici non controllati che venivano messi in commercio.
A Taranto vige il divieto di prelievo e movimentazione del primo seno del mar Piccolo per la presenza oltre la soglia consentita di diossine e Pcb, mentre è sicuro il prodotto allevato nel secondo seno del mar Piccolo e in mar Grande. Nel corso delle indagini, durate alcuni mesi, sono stati diversi i sequestri di mitili non controllati. L’altro filone dell’indagine riguarda la richiesta di pizzo ai mitilicoltori della città vecchia. L’attività investigativa è stata supportata da riprese eseguite con potenti teleobiettivi e da registrazioni audio captate con microfoni collocati anche a bordo di imbarcazioni.