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Taranto dice addio alle stoviglie di plastica. Una scelta importante, un atto davvero concreto quello che l’Amministrazione Melucci dovrebbe predisporre a breve. 

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La notizia la da in anteprima l’edizione regionale del La Repubblica ed è stata condivisa dall’Assessore Francesca Viggiano.

A breve sarà impossibile usarle negli edifici comunali e negli esercizi commerciali. “Su espressa indicazione del sindaco Rinaldo Melucci – fa sapere in una nota l’assessore comunale all’Ambiente, Francesca Viggiano – stiamo lavorando a un provvedimento che si inserisce nel più ampio percorso di lotta alla dispersione nell’ambiente di materiali non eco-compatibili, in attesa del completamento della progettazione della raccolta differenziata. Piatti e bicchieri di plastica, cannucce, bacchette per il caffè saranno eliminate da edifici pubblici e locali commerciali”.

Sulla uso della plastica ultimamente è intervenuta anche la Commissione Europea proponendo  le nuove norme per i 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati, prodotti che insieme rappresentano il 70% dei rifiuti marini.

Le nuove regole, si legge nella nota della Commissione Europea, introdurranno:

il divieto di commercializzare determinati prodotti di plastica – dove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, i prodotti di plastica monouso saranno esclusi dal mercato. Il divieto si applicherà a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili. I contenitori per bevande in plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore;

obiettivi di riduzione del consumo – gli Stati membri dovranno ridurre l’uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica. Potranno farlo fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi presso i punti vendita, o impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente;

obblighi per i produttori – i produttori contribuiranno a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri (ad esempio, per patatine e dolciumi), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro (come i mozziconi di sigaretta), salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. Sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti;

obiettivi di raccolta – entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito;

prescrizioni di etichettatura – alcuni prodotti dovranno avere un’etichetta chiara e standardizzata che indica come devono essere smaltiti, il loro impatto negativo sull’ambiente e la presenza di plastica. Questa prescrizione si applica agli assorbenti igienici, alle salviette umidificate e ai palloncini;

misure di sensibilizzazione – gli Stati membri dovranno sensibilizzare i consumatori all’incidenza negativa della dispersione nell’ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica, ai sistemi di riutilizzo disponibili e alle migliori prassi di gestione dei rifiuti per questi prodotti.

Per quanto riguarda invece le disposizione sulla città di Taranto nei prossimi giorni verranno rese note le disposizioni nello specifico.

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