Conferma la sua posizione il Sindaco di Grottaglie Ciro Alabrese, in occasione della Conferenza dei Sindaci, indetta dal Presidente Ippazio Stefano, sul tema della Sanità Ionica, con specifico riferimento al Piano di Riordino Ospedaliero.
Assemblea che si è tenuta alla presenza del Direttore Generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi e a cui ha preso parte, attraverso la diretta Skype, anche il Direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni, impegnato oggi a Roma presso il Ministero competente.
In merito alla giornata odierna, il Sindaco Alabrese ricorda che l’unico atto concreto in difesa dell’Ospedale San Marco e della sanità ionica più in generale, risulta, ad oggi, l’impugnazione al Tar avverso lo stesso Piano, a firma del Comune di Grottaglie.
Un gesto di estrema concretezza che non ha lasciato spazio a proclami, telefonate, sms, presunti contatti diretti col Presidente Emiliano o gite nella Capitale presso le Sedi Ministeriali.
«L’assemblea odierna – sottolinea il Primo Cittadino – si è rivelata occasione propizia per ribadire e confermare le ragioni, già precedentemente espresse e documentate anche attraverso l’azione giudiziaria intrapresa, alla base anche della immediata contestazione all’azione di ridimensionamento dei servizi e delle prestazioni sanitarie, giustificate come “temporanee” e limitate al periodo della calda stagione. Nello specifico, mi riferisco al Pronto Soccorso del Nosocomio Grottagliese che, contestualmente a quello del Moscati, sarà chiuso a partire dal mese di Luglio, provocando, di fatto, un enorme disservizio in termini di risposta sanitaria al territorio, giacché il solo Ospedale SS. Annunziata di Taranto non riuscirà a soddisfare tutte le richieste dell’utenza. Una difficoltà prevedibile, anche in considerazione dei numeri relativi all’accesso al Pronto Soccorso del San Marco che, in questo primo semestre , confermano i dati relativi allo stesso periodo del 2015,con la previsione di superare, a fine anno, i 21.000 accessi.
Alla luce di quanto espresso – conclude Alabrese – ho chiesto formalmente, nella circostanza, una nuova ed urgente convocazione sulla questione, entro la prossima settimana, questa volta alla presenza del Direttore Gorgoni, al fine di confrontarci direttamente sugli elementi a supporto delle mie tesi che, fino a prova contraria, dimostrano, dati alla mano, l’inefficienza di un’ipotesi di Piano Sanitario iniqua e penalizzante per il nostro territorio, ad oggi, lo ricordiamo, respinta dal Ministero.»