Continuano le iniziative tese a ridiscutere e a correggere le incongruenze del Piano di riordino ospedaliero e le conseguenti penalizzazioni che ricadono sul territorio e, soprattutto, sul diritto alla salute dei cittadini.
Oltre ai ricorsi al TAR e agli interventi presso il Ministero della Salute si aggiunge anche una importante iniziativa di Anci Puglia. A dare la notizia è Francesco Donatelli, assessore al Comune di Grottaglie e componente del Comitato Direttivo di Anci Puglia.
«Il 14 marzo scorso – dichiara l’assessore Donatelli, Anci Puglia ha incontrato i Sindaci e gli amministratori pugliesi e, in quell’occasione ho evidenziato la grave penalizzazione subita dalla provincia di Taranto caratterizzata da un territorio compromesso sul piano ambientale e sanitario. Nonostante ciò, con il Piano di riordino ospedaliero, questo territorio subisce tagli insopportabili ed enormi disagi per migliaia di cittadini come quello relativo al San Marco di Grottaglie che, oltre a privare una comunità di oltre 100.000 abitanti di un così importante presidio sanitario, getterà nel caos il SS.Annunziata di Taranto. Ciò testimoniato dalla cronica carenza di personale e dalla dotazione del 2,7 di posti letto per mille abitanti a fronte della media pugliese che è di 3,4 per mille abitanti.
Nei giorni scorsi una delegazione Anci Puglia ha incontrato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per discutere sul Piano di riordino ospedaliero al quale ha consegnato un documento in cui vengono evidenziate le criticità del Piano e le richieste dell’Associazione rivenienti anche dall’assemblea dei Comuni svoltasi lo scorso 14 marzo a Bari. L’Anci ha sottolineato la mancanza di un coinvolgimento nel merito del Piano ed ha ribadito la necessità di concordare in questa fase, un percorso condiviso che tenga conto dei seguenti punti fondamentali: organizzazione rete dell’emergenza/urgenza; programmazione e pianificazione dei servizi territoriali; rete ospedaliera; indirizzo degli investimenti per ammodernamento delle strutture e organizzazione Medici famiglia rispetto al territorio. Il presidente Emiliano, dopo aver ascoltato le richieste dei Comuni, ha sottolineato le difficoltà della Regione, dovute soprattutto alla rigidità delle posizioni del Governo, contenute nel DM 70/2015, per ristrettezza di tempi, vincoli e risorse.
Tuttavia, conclude Donatelli, il presidente Emiliano si è reso disponibile a riconoscere l’Anci quale unico interlocutore della Regione, di concerto nelle assemblee dei Sindaci delle Asl, in rappresentanza degli enti locali, avviando da subito un confronto e un dialogo permanente con l’Associazione, teso a monitorare e risolvere le criticità emerse per migliorare la programmazione sanitaria a livello territoriale.»