«La mancanza di dialogo fra il governo Renzi e il governo Emiliano rischia di oltrepassare la pur vivace dialettica interna al Partito democratico e arrecare danni notevoli ai pugliesi. Non è la prima volta che sottolineiamo questa situazione, ma ora siamo davvero al paradosso.» E’ quanto dichiara il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Renato Perrini.
«Nei giorni scorsi – prosegue Perrini – sia alla Camera, a Roma, sia in Consiglio regionale Puglia, a Bari, si discuteva della crisi del settore cerealicolo, colpito in questa primavera da grandinate eccezionali che ne hanno compromesso il raccolto, e il Partito democratico parlava due lingue completamente diverse.
E così mentre a Roma il sottosegretario Giuseppe Castiglione rispondendo a un’interrogazione di alcuni deputati pugliesi del Pd (Ludovico Vico e Alberto Losacco) diceva testualmente: “Con riguardo alla segnalata e anomala ondata di maltempo, che nello scorso mese di maggio ha colpito alcuni territori della provincia di Bari provocando danni alle piantagioni di ciliegie, faccio presente che alcuna richiesta di intervento del Fondo di solidarietà nazionale è stata presentata, a tutt’oggi, da parte della competente amministrazione regionale”.
A Bari l’assessore Leonardo Di Gioia quasi in contemporanea rispondendo a un’altra interrogazione in Consiglio regionale sostiene: “Vorrei rassicurare i deputati che la Regione Puglia il 30 maggio 2016 ha votato e approvato una delibera di Giunta che richiedeva al Ministero la dichiarazione dello stato di crisi nel territorio delle province Bari e BAT a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche del 20 maggio scorso”.
Assurdo! Mentre Renzi ed Emiliano bisticciano su tutto e tutti – accusa Perrini, i produttori delle ciliegie rischiano di non ritrovarsi inseriti nel Fondo di solidarietà nazionale e quindi perdere un importante contributo per riparare, anche se parzialmente, ai danni subiti.
In un altro contesto essere governati in Puglia e a Roma dallo stesso partito avrebbe comportato che fra i due livelli sarebbe bastata una semplice telefonata nell’interesse dei cittadini. Oggi, invece, proprio l’essere dello stesso partito – ed essendo in atto una guerra interna per la leadership – non bastano più neppure le comunicazioni ufficiali.
Da neofita della politica capisco che questa situazione sta diventando davvero insopportabile, figuriamoci quello che pensano i cittadini! Il governo Renzi non identifichi tutti i pugliesi con Emiliano e quindi non penalizzi la nostra regione. Il governo Emiliano – conclude Perrini – pensi ad amministrare e risolvere i tanti problemi nell’interesse dei pugliesi. La politica la tenga fuori dalla Regione, se non altro per il rispetto dell’Istituzione e dei suoi cittadini.»