«Esiste una Puglia di Emiliano, e una Puglia reale, dove le persone non hanno la possibilità di curarsi.» Lo dichiara il consigliere regionale Direzione Italia Renato Perrini, che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa a Bari del gruppo regionale Direzione Italia dal tema “Attivo in Sanità? Sulla pelle dei pugliesi”
«Il Presidente – aggiunge Perrini – si vanta di aver messo i conti in ordine nella Sanità pugliese ma l’ha fatto a scapito dei servizi e penalizzando gli ammalati. Per quanto riguarda il territorio tarantino purtroppo mi vedo costretto a parlare nuovamente della chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati. Ho scritto e condiviso con i colleghi del gruppo DIT, interrogazioni e mozioni alle quali il Governatore, in qualità di assessore alla sanità, non ha mai risposto. Dalla Asl di Taranto nel frattempo hanno fatto sapere che il Pronto Soccorso doveva necessariamente chiudere perché mancano alcune branche mediche necessarie alla sua sopravvivenza, ma che il paziente può recarsi comunque al Moscati per un primo intervento.
All’atto pratico c’è solo una grande confusione, e per l’opinione pubblica il Pronto Soccorso di Paolo VI è chiuso e l’utenza si dirige al Pronto Soccorso del SS Annunziata che in alcune giornate e in alcuni orari è impraticabile. Si crea un enorme sovraffollamento che medici e infermieri non riescono a gestire.
Passando a Martina Franca – prosegue il consigliere regionale di Direzione Italia – ad oggi mancano le figure di personale medico specializzato in Neurologia e Pneumologia, è più di un anno che l’ospedale è privo di queste professionalità mai rimpiazzate. E su questo nei prossimi giorni intendo presentare un’interrogazione. Insomma nella razionalizzazione di ospedali, reparti, personale sono state seguite delle logiche incomprensibili. E lo posso dire con certezza perchè continuamente visito le strutture sanitarie del territorio.
E pensare che Emiliano ci aveva tutti quanti rassicurati sul suo impegno per Taranto e provincia considerando la grave emergenza ambientale e sanitaria.»