«Mentre io ancora attendo una risposta scritta ad un’interrogazione presentata nel mese di agosto nella quale chiedevo al presidente Emiliano di relazionare in aula in merito alla realizzazione del Nuovo Ospedale San Cataldo, un progetto che vedo con diffidenza come più volte ho detto, lo stesso Governatore di Puglia, ieri a Taranto per l’inaugurazione della nuova sede del Dipartimento di Salute Mentale della Asl, ha colto l’occasione per tornare a parlare della nuova struttura sanitaria, ma senza mai entrare nel dettaglio della progettazione e senza mai parlare di tempistica.» Lo dichiara il consigliere regionale Renato Perrini.
«Sappiamo come sempre che si farà, (Si farà?), ma quando non è dato saperlo – aggiunge l’esponente ionico di Direzione Italia. Intanto assistiamo al solito teatrino degli annunci. Per essere credibile il presidente su questo argomento, che ovviamente coinvolge tutti cittadini di Taranto e provincia, dovrebbe essere più esaustivo, e gli basterebbe rispondere alle semplici domande che gli ho posto nell’interrogazione di questa estate: il perché dei ritardi, lo stato attuativo del progetto, e i tempi per portarlo a termine. Perché ciò non è ancora accaduto? Il consiglio regionale, più che un taglio del nastro, è il luogo ideale per confrontarsi con noi consiglieri che siamo sempre sui territori e che con la gente abbiamo un contatto diretto. Io attendo fiducioso, magari prima di Natale riusciremo ad avere delle risposte chiare. E nel frattempo ribadisco il mio pensiero: io non sono a priori contro la costruzione del nuovo ospedale, il concetto è un altro, ovvero che non possiamo attendere dieci anni, se tutto va bene, e se mai l’opera sarà realizzata, per avere una sanità efficiente. Io sono un costruttore, a me non si possono dire delle frottole.
Per cui – conclude Perrini – ho invitato più volte il presidente ad investire e a potenziare ciò che già abbiamo, e non con assunzioni a tempo, o con interventi spot, che servono solo a portare a casa una manciata di voti, ma con una pianificazione sanitaria oculata e lungimirante, pensata, studiata e impostata con il contributo del Consiglio Regionale. »