«Qual è la verità sui 70 milioni di euro assegnati dal Governo a Taranto per dare una risposta all’emergenza sanitaria tarantina?» Lo chiede il consigliere regionale Renato Perrini.
«Credo di intepretare il pensiero di tutta la popolazione – prosegue l’esponente ionico di Direzione Italia – quando dico di voler capire chi ha ragione tra il direttore del dipartimento di promozione della salute Giancarlo Ruscitti e l’onorevole Pd Ludovico Vico. Il primo difende l’operato della Regione puglia, il secondo ovviamente la posizione del Governo. Il primo sostiene che “il Governo ha sì stanziato le somme, ma non le ha ancora erogate nonostante il pressing della Regione” e aggiunge anche “se i ministeri competenti non si pronunciano è ovvio che quelle risorse stanziate noi non le possiamo spendere”. Tutta colpa del Governo dunque. Il secondo invece sostiene che “solo da poco la Regione Puglia ha trasmesso alla direzione generale del Ministero della Salute il progetto che riguarda le attrezzature da acquistare”. Ecco perché sempre secondo Vico “solo dopo la direzione generale ha potuto trasmettere il progetto al Tavolo istituzionale per il parere”. Insomma la colpa dei ritardi è della Regione Puglia. E mentre i due si accapigliano, ognuno dando la sua versione dei fatti, di questi soldi a Taranto non è arrivato nemmeno un centesimo.
Mi ricorda molto il botta e risposta tra esponenti della Regione Puglia e del Governo sulla sparizione dell’emendamento che destinava 50 milioni alla sanità tarantina – rimarca Perrini. Io appena lo seppi occupai la Commissione e chiesi di creare una delegazione di consiglieri per andare a parlare con il Ministro. Ma di spedizioni non se ne sono mai fatte. Forse perché il Governo ha provato a recuperare in calcio d’angolo con il decreto per il Sud, dove i milioni per la sanità tarantina diventano 70. Tutti felici? Per niente, perché la sostanza non è cambiata: i soldi, che serviranno per acquistare macchinari e attrezzature, i tarantini non li hanno visti, e Governo e Regione difendono a distanza il proprio operato.
Io mi chiedo solo una cosa – conclude Perrini: ma la politica ha capito davvero quanto è grave l’emergenza Taranto? Io non credo e la dimostrazione sono tutte queste chiacchiere da bar.»