«La relazione sulla ipotesi di riordino della rete ospedaliera resa pubblica venerdì scorso conferma tutti i timori di questi mesi di attesa.» A dichiararlo è Renato Perrini, consigliere regionale dei “Conservatori e Riformisti”.
«La strada percorsa – afferma Perrini – è, ancora una volta, quella di ulteriori tagli. Non vi è dubbio che la razionalizzazione dell’intero sistema sanitario regionale debba necessariamente passare attraverso una riorganizzazione ed un riequilibrio nella distribuzione delle risorse. Tuttavia la strategia complessiva, che non appare essere in discontinuità con il passato, non convince. Ad una prima analisi appare chiaro che quanto si trova oggi ad affrontare l’attuale amministrazione regionale è frutto della fallimentare gestione degli ultimi dieci anni! In termini generali si continua il lavoro avviato negli anni precedenti ovvero quello di tagliare intere strutture e servizi senza una reale compensazione in termini di presidi territoriali. I tagli sono immediati, lo sviluppo di una rete territoriale resta solo sulla carta. In particolare, come ho più volte segnalato, non è possibile accettare in alcun modo ulteriori penalizzazioni del territorio ionico. E non certo per questioni di natura campanilistica! Innanzitutto tagli anche sostanziosi si sono già avuti negli scorsi anni, con la chiusura o il ridimensionamento di molte strutture ioniche. Il vero paradosso, però, una vera contraddizione in termini, è dato dal fatto che si continui a intervenire su un territorio che è gravato da una incidenza di patologie gravi, in gran parte correlate all’inquinamento ambientale, tagliando anzichè potenziando i servizi sanitari! Nel dettaglio ritengo anche che vi siano nella relazione errori di valutazione in riferimento al numero di presidi ospedalieri autonomi presenti nella provincia tarantina. Sicuramente si dovrà approfondire meglio, entrando nel merito dei tanti dati presentati. Si dovrà comprendere i criteri adottati dai tecnici della regione, che appaiono essere ispirati a valutazioni di ordine meramente ragionieristico.
Ciò che però ritengo sia indiscutibile sul piano politico – ribadisce Perrini – è la irrinunciabilità di escludere la provincia ionica da qualunque forma di ulteriore riduzione di risorse; piuttosto si attende al più presto l’adeguamento degli organici del personale sanitario. Personalmente in fase di discussione in consiglio regionale mi opporrò a qualunque taglio che riguardi Taranto e la sua provincia. Ritengo che, facendo riferimento al semplice buon senso e, soprattutto, alla coerenza, Emiliano debba determinarsi a rivedere il piano di riordino escludendo qualunque forma di penalizzazione per il territorio ionico.
Con il gruppo consiliare – conclude Perrini – a breve realizzeremo un tour in tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private, per verificare direttamente lo stato dell’arte, ritenendo che ogni riorganizzaizone debba avvenire considerando le reali esigenze di ciascun territorio e non sterili dati statistici ed economici.»