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«Sapere per il tramite della Asl di Taranto, se esiste un cronoprogramma dettagliato dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo; sapere perché non c’è stato un seguito alla mozione approvata la scorsa estate in Consiglio regionale col quale si chiedeva di rivedere la decisione di chiudere il Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati; sapere quali investimenti saranno fatti nel qui e ora per migliorare i servizi, i reparti e la vivibilità, all’interno dell’ospedale Moscati e far sì che i pazienti, nell’attesa che la mega struttura del San Cataldo venga realizzata, possano curarsi nel loro comune con tecnologie e personale adeguato alle criticità del territorio jonico. Sono queste le richieste che rivolgo al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, attraverso un’interrogazione depositata questa mattina.» E’quanto dichiara il consigliere regionale Renato Perrini.

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«Il documento – aggiunge l’esponente del centrodestra ionico – segue la notizia diffusa in questi ultimi giorni, ovvero che la Asl jonica ha approvato la progettazione esecutiva per la realizzazione del nuovo ospedale di Taranto, progetto che ora sarà trasmesso ad Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’ impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, che è stata incaricata ad indire e seguire la procedura di gara per l’affidamento dei lavori.

Già nel 2015 durante un incontro a Palazzo di Città a Taranto, alla presenza dei parlamentari jonici e dell’allora sindaco del capoluogo jonico, espressi le mie perplessità in merito ai tempi per la costruzione dell’ospedale San Cataldo, dubbi che, allo stato attuale, non sono stati ancora sciolti. Al momento è difficile quindi stabilire quanto tempo ci vorrà per vedere realizzata l’opera, e nel frattempo i malati di Taranto subiscono tagli indiscriminati alla sanità jonica, vedendo depotenziati reparti e ospedali, in particolare il San Giuseppe Moscati, una struttura che sulla carta doveva diventare Polo Oncologico, ma che, in pratica, ha visto solamente la mutilazione del Pronto Soccorso.

Alla luce di questo – conclude Perrini – mi sembra doveroso chiedere delucidazioni al presidente Emiliano affinchè possa rendere partecipi noi consiglieri e ovviamente la comunità tarantina di decisioni che ci riguardano da vicino

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