«Taranto perde la scia positiva dei Gal, i Gruppi di Azione Locale, che sul territorio hanno portato risorse e rilanciato l’economia del comparto agricolo e non solo.» A Lanciare l’allarme è Renato Perrini, consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti.
«E’ ben noto – ricorda l’esponente ionico dei CoR – che la forza del prodotto rurale pugliese ha incentivato, e non poco, il comparto turistico, creando economia solida attorno a masserie e B&B. Per non parlare poi dei progetti creati attorno ai Gal, che hanno generato benefici per intere collettività. Un dato questo evidentissimo nella provincia di Taranto. E’ quindi assurdo pensare di tagliare fuori l’intero arco jonico dalla graduatoria. Da un lato l’amministrazione regionale ci dice di voler investire su Taranto, dall’altro taglia dimenticando in un attimo i buoni propositi espressi pubblicamente e in più occasioni dallo stesso presidente. Le scelte della regione arrecano un’enorme danno all’agricoltura e al turismo di una terra già pesantemente segnata dall’inquinamento e che ha fame di nuove opportunità.
Qui però siamo al paradosso – lamenta Perrini: Taranto perde anche quelle “vecchie” opportunità, già acquisite, che si era conquistata in passato. Le energie di cui oggi privano la provincia jonica, quantificabili in circa 25 milioni di euro, sono fondamentali per il sostegno e lo sviluppo di un settore trainante per economia locale. Ieri l’assessore Di Gioia ha dichiarato che le risorse sono dimezzate, ma che comunque i Gal devono essere garantiti ai territori che ne necessitano. Bene, Taranto non solo necessita di tali finanziamenti, ma ne ha un bisogno estremo per portare avanti un progetto di riconversione.
Non voglio entrare nella polemica spicciola – conclude Perrini, sebbene sia piuttosto evidente che come al solito vengano “premiati” alcuni territori e alcune provincie (la solita gestione politica regionale), ma voglio ribadire a gran voce che escludere dai finanziamenti i Gal del tarantino, è un durissimo colpo per il sistema produttivo.
Nei prossimi giorni approfondirò nelle sedi regionali competenti il perché di tali scelte disastrose per le comunità locali, e chiederò ai colleghi consiglieri di fare un documento unitario per rimettere in moto i Gal penalizzati dalla graduatoria regionale.»