«Alenia Aermacchi a Grottaglie liquida gli operai italiani (38 unità impegnate da due anni) e invece conferma gli operai stranieri.» Lo ricorda un comunicato stampa congiunto dei movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie.
«Certo – prosegue il comunicato – la politica del personale, seguita nello Stabilimento di Grottaglie, ha solo due radicali e alternative possibilità di lettura critica: o la Società vive inopinatamente alla giornata, senza investire nella strategica qualificazione delle risorse umane dirette e senza guardare ai ritorni di efficienza, qualità ed efficacia, che i dipendenti stabilizzati potrebbero dare nel medio/lungo termine; o la Società mira a un malaugurato prossimo disimpegno dalla commessa “civile” del “Boeing 787”, forse per cedere il ramo d’azienda allo stesso Committente statunitense.
I Sindacati metalmeccanici denunciano chiaramente i recenti comportamenti dell’Azienda, da loro ritenuti contraddittori e negativi. Cioè le OO.SS. non comprendono il fatto che, a fronte della obiettiva necessità di incrementare e stabilizzare il personale al momento occupato, l’Azienda piuttosto riduca la presenza di taluni lavoratori locali (circa la metà di questi è residente nella provincia di Taranto) e proroghi il precariato dei somministrati stranieri.
Né tantomeno comprendono un siffatto atteggiamento aziendale, quando, ora come mai prima, la Boeing sollecita l’Alenia Aermacchi ad adeguare in fase la forza lavoro e a mantenere i risultati industriali con fatica raggiunti. Questa è la situazione in sostanza.
I Movimenti civici di Grottaglie, “Libera…Mente” e “Utòpia”, alcuni giorni fa sono intervenuti, attraverso i blog e la stampa, sulle attuali questioni di Alenia Aermacchi, riguardo al prossimo nuovo “Piano di Finmeccanica”, anticipando le loro paure circa il prosieguo della commessa “Boeing 787” e paventando addirittura la cessione dello Stabilimento e degli impianti di Grottaglie.
A distanza di poco tempo da quel comunicato e a seguito di queste ultime tragiche novità, i due Movimenti non possono che tornare a parlare pubblicamente, formulando amare e insopprimibili domande: chi difende l’economia di Grottaglie? Chi difende i posti di lavoro, conquistati con un Accordo di programma regionale? Chi assicura il futuro ai nostri giovani? Chi garantisce l’indotto, i servizi e le forniture, così attesi dalle nostre piccole imprese? Chi reclama, infine, la dignità della nostra Comunità?
Le Istituzioni e i Partiti della Città e del Territorio tacciono – rimarca il Comunicato stampa congiunto dei movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie. I Sindacati purtroppo combattono isolati e inascoltati. I Cittadini, stanchi e sfiduciati, gettano la spugna, sopraffatti da una diffusa indifferenza e incapacità.
I Movimenti “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie si schierano, come sempre, con i Cittadini e rimarcano le richieste dei Lavoratori: l’Alenia Aermacchi torni sui suoi passi e consideri, con attenzione e rispetto, la drammatica congiuntura in cui versa la provincia ionica e, non di meno, riconosca il dovuto corrispettivo sociale a quelle stesse Città di questo territorio, che, a suo tempo, speranzose, accolsero l’insediamento e permisero l’investimento dell’importante industria aeronautica nazionale».