«E’ utile ricordare che il compito dei consorzi di sviluppo industriale è quello di promuovere, nell’ambito degli agglomerati industriali attrezzati dai consorzi medesimi, le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività produttive nei settori dell’industria e dei servizi.» Lo dichiara in una nota il presidente ANAEPA Edili, Stefano Argento, aggiungendo: «A tale scopo realizzano e gestiscono, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e con le camere di commercio, industria,artigianato e agricoltura, infrastrutture per l’industria, rustici industriali, servizi reali alle imprese, iniziative per l’orientamento e la formazione professionale dei lavoratori…”. Questa in sintesi l’attività che l’ASI di Taranto dovrebbe svolgere secondo gli intendimenti del legislatore.
Un impegno gravoso – evidenzia Argento – per un’area industriale come quella di Taranto, vasta e complicata. A causa di diverse variabili, quest’oggi ci ritroviamo vaste aree industriali assolutamente senza servizi e in stato di abbandono.
L’ASI, dopo i grandi lavori per il molo polisettoriale e la allocazione dell’industria pesante, avrebbe dovuto fare tutta una serie di interventi idonei a rendere appetibili quelle aree contigue all’insediamento di piccole e medie imprese che invece si trovavano di fronte ad un vero e assolato deserto infrastrutturale dove “acqua luce e gas”, tanto per fare una battuta, restavano un sogno.
I lavori per la sicurezza e il decoro della strada che collega la provinciale di Statte-Taranto alla Statale per Massafra, costeggiando a nord l’Ilva, facenti parte dei doveri del Consorzio – afferma Argento – giungono con decenni di ritardo.
Ora, dopo 20 anni più o meno di silenzio e di ordinaria amministrazione, l’ASI interviene in un contesto non suo, quello dell’Agenzia dello sviluppo.
Come ANAEPA Edili suggeriamo all’ASI di svolgere al massimo e nei tempi giusti la propria attività al fine di contribuire alla ripresa della nostra maltrattata economia.
I vertici dell’ASI sbagliano quando si inseriscono in un dibattito improprio che esula da quelle attività industriali previste dallo statuto.
All’ASI spetta, come si sa, altro. Non rientra nei propri compiti un’attività di tipo “politico”. E’ bene – conclude il presidente ANAEPA Edili, Stefano Argento – che in questo difficile momento della nostra economia ognuno rifletta sui propri doveri e si impegni a portarli a termine, prima di travalicare quel sistema di regole e rapporti che dovrebbe essere alla base di una strategia comune di lavoro, al fine di aggredire le difficoltà che ci tocca vivere.»