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«Con buona pace di tutti e con memoria corta di taluni, le “consultazioni regionali” sono trascorse e sono state già dimenticate e archiviate.» Lo affermano in un comunicato congiunto i Movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie.

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«I candidati locali – notano i due movimenti civici, dopo quel momento di grande euforia e di procurata illusione, circolano di nuovo in spensierata libertà e forse pensano di giocare un’altra mano alle “comunali”.
Stando così le cose a Grottaglie, sia lo scarso 47% degli elettori ultimamente votanti sia il robusto 53% dei non votanti devono comunque riflettere sul futuro della Città. E allora, quali sono gli scenari possibili, nel contesto? Da un lato, si prospetta un panorama “grigio”, consueto e soporifero, ma purtroppo assai verosimile. Infatti, molti potrebbero voler essere candidati alla carica di Sindaco (l’asticella si è assai abbassata); le coalizioni potrebbero avere un basso impatto elettorale; la tattica della dissuasione dal voto potrebbe essere l’atteggiamento dominante (il richiamo andrebbe solo verso quei pochi fidati e assoldati); la speranza degli uscenti sarebbe scontatamente quella di mantenere il posto per altri cinque anni.

Noi, invece – affermano i Movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie nella nota a firma di Arcangelo Trani e Ciro Petrarulo, d’altro lato e in alternativa immaginiamo un panorama “rosso”, diverso e turbolento, nonché più impegnativo. Cioè uno scontro frontale e bipolare tra il vecchio e il nuovo; una strategia della democrazia diretta, anzi direttissima e partecipatissima; la convinzione di cambiare, pur rischiando errori di apprendistato, però rinfrescanti e rigeneranti. Tale panorama “rosso”, secondo noi, deve passare dal “civismo” dei singoli e dal “civismo” dei gruppi solidali e delle associazioni culturali. Il suo principio guida deve essere semplice: “vota finalmente per … TE !”. La formula operativa ancora più semplice e immediata. Grottaglie è oggi una città sufficientemente popolosa e matura, al punto che può esprimersi, in sostanza e senza strane mediazioni, dal basso e può eleggere e costituire i propri vertici istituzionali in piena autonomia e responsabile identità. Quindi, approfittando anche della comunicazione veloce, attraverso i network sociali, facciamo laboratorio di autodeterminazione politica.
Sicché, da subito, guardando alla non lontana elezione del Sindaco e del Consiglio comunale, incominciamo a raccogliere le candidature spontanee, organizzandole allo scopo in liste civiche di quartiere.

Componiamo tre, quattro, cinque proposte convergenti , in cui non vi siano né ostacoli né discriminazioni di genere o di generazione, di status o di titolo, di pregiudizio o di privilegio. Uniamo queste intelligenze verso un unico e condiviso ideale e battiamoci per dare a loro la voce e la capacità di scegliere e decidere, nei legittimi consessi e nell’interesse popolare di chi rappresentano.

Dunque – conclude la nota dei Movimenti civici “Libera…Mente” e “Utòpia” di Grottaglie – la prossima mano giochiamola noi, con sincerità e trasparenza, perché il solito bluff non riesca e perché la politica non si trasformi addirittura in inganno del baro

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