«Restiamo dell’idea che unire le forze sia sempre più utile che soffiare sul vento delle divisioni o delle polemiche sterili, per questo il 13 dicembre insieme al nostro segretario nazionale Maurizio Landini proveremo a rimarcare con forza il punto di vista della CGIL in una fase in cui la ragione e la responsabilità dovranno prevalere su ogni altro tipo di approccio alla vicenda ILVA.» Così Paolo Peluso, il segretario generale della CGIL di Taranto preannunciando l’appuntamento che mercoledì 13 a partire dalle 9.30 vedrà insieme nella sede della Cittadella delle Imprese di Taranto, Landini, ma anche il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, il segretario regionale della CGIL, Pino Gesmundo, il presidente di Legambiente Taranto, Lunetta Franco, la segretaria nazionale della FIOM Francesca Re David e Mimmo Nume presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto.
«La piattaforma assunta dal Ministro Calenda nell’intesa raggiunta con il sindaco il 5 dicembre scorso – spiega Peluso – deve essere lo spartiacque tra un vecchio modo di affrontare la questione e un nuovo modo di intendere il rapporto con il territorio – commenta ancora Peluso – Su tre passaggi fondamentali di quell’ordine dell’ordine si basa da tempo anche l’azione del sindacato, CGIL e FIOM. Revisione della tempistica relativa all’ambientalizzazione, innovazione tecnologica e valutazione del danno sanitario, restano per noi i temi imprescindibili da cui far ripartire la trattativa.
E su questo fronte ci impegneremo anche mercoledì nell’assemblea allargata anche a tutti i nostri delegati.»