«Quanto accaduto questa mattina presso la casa comunale è di una gravità inaudita.
Ai cittadini ed ai rappresentanti delle forze politiche, tra cui il consigliere Francesco Donatelli – capogruppo del Pd e componente della II commissione – è stato negato l’accesso al luogo dove si teneva la conferenza dei servizi relativa alla richiesta di ampliamento della cava di calcarenite presso la contrada Amici avanzata dal gestore della discarica ex Ecolevante. Davanti alla porta era affisso il cartello che recitava testualmente: “alla conferenza di servizi che si terrà in data 10 agosto 2016 è consentito l’accesso solo al personale autorizzato”. Questo atto è l’epilogo di una serie di comportamenti non trasparenti e non partecipativi che questa amministrazione ha avuto nella gestione della vertenza discarica.» E’ quanto dichiara in una nota il Partito Democratico di Grottaglie.
«Ma andiamo per gradi – prosegue la nota del PD grottagliese. Lunedì 8 agosto si è tenuta una riunione di II commissione consiliare durante la quale si sarebbe dovuto discutere del punto all’ordine del giorno relativo alla odierna conferenza dei servizi.
E’ utile precisare che il compito delle commissioni consiliari è quello di approfondire alcune tematiche specifiche e di concorrere al più generale compito di controllo del consiglio comunale sull’azione della giunta.
Ebbene, se come in questo caso, la commissione viene convocata con quell’ordine del giorno, e proprio in previsione della conferenza dei servizi, è ovvio che la stessa si debba esprimere sull’argomento con l’unico obiettivo di aiutare gli uffici competenti e l’amministrazione comunale al fine di redigere il tanto auspicato parere negativo.
Invece è accaduto che, pur sollecitati dal capogruppo del PD Francesco Donatelli e da altri componenti della commissione, l’assessore all’ambiente Chianura e il sindaco Ciro D’Alò hanno di fatto impedito alla commissione di esprimere un parere, un indirizzo o quant’altro potesse essere utile al raggiungimento dello scopo di non concedere l’autorizzazione all’ampliamento della cava.
La gravità di questo comportamento sta nel fatto che ciò succede per la prima volta e, soprattutto, inverte un processo di partecipazione dei consiglieri che negli anni scorsi ha consentito una posizione unanime tesa ad evitare nel modo più assoluto e nella massima trasparenza, ampliamenti (più o meno fittizi) della cava e, in particolare, il dilatamento dell’attuale discarica o, addirittura, la costruzione di un quarto lotto.
Con l’accaduto di oggi – conclude la nota del nota Partito Democratico di Grottaglie – si sancisce un modus operandi di questa amministrazione che di democratico ha poco e di trasparente ancor meno. Tutto questo è in evidente contraddizione rispetto alle belle parole dette dal palco durante al campagna elettorale dai componenti di Grottaglie On, e rispetto a quella collaborazione tra forza politiche richiesta quando gli interessi della città sono in gioco.»