“Fermati un attimo, in mezzo alle tue cose, che odorano di pulito e di benessere, fermati a pensare come sarebbe la tua giornata se ti togliessero tutto. Pure la dignità”:
W. Shakespeare, cinquecento anni fa, invitava chi non vuole profughi e immigrati a immedesimarsi anche solo per un attimo in loro. Ad immaginare di scappare dalla propria terra, vittima di una colossale “disumanità” e trovare una nazione che conceda solo odio e violenza. Che ne pensate?
In tutto il mondo, sono 60 milioni le persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case, dalla guerra, dai conflitti e dalle persecuzioni dando luogo alla più grande crisi di rifugiati dopo la seconda guerra mondiale. Troppi perdono la vita in mare e le continue immagini dei loro viaggi, naufragi e arrivi sono la testimonianza di un dramma che ci riguarda sempre più da vicino La quantità di vittime dell’esodo – sotto gli occhi di tutti in questi anni anche alle porte dell’Italia – verso paesi che dovrebbero rappresentare la libertà dalla violenza e dall’oppressione, assomiglia sempre di più al bilancio di una guerraAbituarci agli sbarchi significa abituarci alle mafie, alla tratta di essere umani, alla fame e alla disperazione degli altri. Come veder raccogliere i corpi di quei bambini e poi abbandonarli nuovamente in acqua, perché sulla motovedetta non c’è spazio sufficiente per i vivi e per i morti e bisogna fare una scelta. E così il simbolo vitale del Mediterraneo dove si sono sviluppate civiltà che hanno influenzato profondamente la nostra cultura è diventato un immenso cimitero dove sta affogando ciò che restava del senso di umanità e dell’uomo occidentaleCostruire muri non può essere la soluzione. Bisogna aprire le porte e favorire l’Incontro.
Il 20 giugno ricorre la giornata mondiale del rifugiato. Per questa ricorrenza l’associazione HBU con il patrocinio del CSV ha avviato un’iniziativa di comunicazione territoriale in collaborazione con altre organizzazioni aperte e solidali della provincia di Taranto Brindisi e Lecce. La celebrazione di questa Giornata è un’occasione per riflettere sui temi dell’asilo politico e sul riconoscimento di identità culturali affinchè siano sempre impressi nella mente e custoditi nel cuore di ognuno di noi, i valori e i principi per la protezione dei rifugiati e per promuovere il rispetto dei loro diritti.
Le organizzazioni: Hbu, Gvv, Vista dall’alto, Atletico Manduria, Naturalmente al sud, Anffas Sava, Sprar Babele Grottaglie, Sherwood Grottaglie, Noi&Voi Taranto, Figli della luce F. Fontana, Salam di M. Franca e la Cooperativa Rinascita di Copertino augurano che questo appuntamento possa servire a collegare il passato al presente e mettere a punto una strategia di azione lungimirante anche nel nostro territorio. Una nuova accoglienza lontana da luoghi comuni e stereotipi che sia inclusiva per un futuro condiviso ricordando che per un rifugiato il suo sogno più grande è quello di vivere, di nuovo una vita normale.
Mentre dedichiamo un minuto di silenzio per le famiglie che hanno perso i figli al largo delle coste, sulle spiagge, e ai bordi delle strade d’Europa vogliamo ricordare quello che ha detto la sociologa S. Sassen a proposito delle migrazioni: “il futuro potrebbe essere degli espulsi“.
In quest’ottica, la presenza dell’immigrato oltre ad essere un crocevia di dialogo tra culture diverse apre le porte al mondo e diventa parte integrante del nostro sviluppo. Una sfida da vincere se ben regolata dalle politiche sociali e dalla nostra responsabilità