“Con una pec urgente al Rettore dell’ Università Aldo Moro, prof. Stefano Bronzini, ho espresso il mio rammarico e la mia delusione, a nome sicuramente di tutta la comunità jonica, per la decisione di sospendere le lezioni del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Taranto.” E’ quanto comunica l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Mino Borraccino in una nota ai media.
“A distanza di pochi giorni dell’avvio delle lezioni, tale decisione è inspiegabile visti gli sforzi che sono stati fatti nel territorio jonico per ampliare l’offerta formativa, istituendo a Taranto una Facoltà strettamente legata ai gravi problemi sanitari che incombono sulla città. E’ stato, e resta questo, l’obiettivo che ha generato gli sforzi congiunti del Comune, della Regione e dell’Università “Aldo Moro”, per promuovere la nascita di Medicina e Chirurgia, attesa con entusiasmo e speranza dalla città di Taranto. Ebbene, addolora il fatto che la decisione di sospendere le lezioni a Taranto sia stata presa senza un preventivo confronto con il Comune, la Regione e l’intera comunità jonica.” prosegue l’Assessore.
“Concordo col Sindaco di Taranto nel chiedere concretezza e atti formali per assicurare che il corso parta dal 2020 – 21, e non in un vago “prossimo futuro”. – commenta Borraccino – Propongo, anzi, che il Consiglio comunale da Taranto promuova un’iniziativa pubblica in tal senso, allargata ai Sindaci dei Comuni della Provincia, che abbia il duplice obiettivo di richiamare ciascuna Istituzione alle proprie responsabilità e di sollecitare l’opinione pubblica a fare proprie le ragioni che impongono che a Taranto nasca e cresca la Facoltà di Medicina. Dopo di che sarà necessario un piano di rilancio della proposta, che deve scaturire da un confronto fra tutte le parti in causa, ciascuna delle quali deve assumersi precisi impegni.”
“Ma una cosa deve essere certa. Taranto, questa città afflitta dai gravi problemi sanitari noti a tutti, non può rinunciare né ai Presìdi sanitari efficienti e all’avanguardia, né alla formazione in loco di professionisti che si confrontino già nel corso degli studi con la dura realtà di questa città.” conclude la nota.