«Far passare la notizia che un emendamento, a prima firma dell’on Vico e sottoscritto dai deputati pugliesi del PD sia stato cancellato, produce una serie di reazioni impulsive che rischiano di far perdere la reale misura dell’accaduto.» Lo dichiara Paolo Annicchiarico, Segretario Politico del Partito Democratico di Grottaglie, commentando la vicenda dei 50 milioni di euro destinati alla sanità ionica ed esclusi dalla legge di stabilità in corso di approvazione.
«E’ necessario – prosegue Annicchiarico – fare alcune puntualizzazioni per evitare la confusione delle responsabilità e per evitare di seminare panico e rabbia nocivi.
Intanto l’emendamento per le risorse aggiuntive da dedicare all’emergenza Taranto non è sparito, ma sarà oggetto di discussione quando la legge di stabilità passerà all’esame del Senato. Il ministro Lorenzin, dal canto suo ha dato vita ad un tavolo istituzionale per l’emergenza sanitaria di Taranto. Il tavolo serve a discutere dei dati epidemiologici che l’Istituto Superiore della Sanità sta per rendere noti, e definire sulla base di tali risultanze quali saranno gli interventi che si renderanno necessari.
Il governo nazionale sulla vicenda Taranto c’è, come già ribadito dal Vice Ministro Bellanova e dal Sottosegretario De Vincenti.
I 50 milioni serviranno alla stabilizzazione dei precari e all’assunzione di nuovi medici ed operatori sanitari, e per acquistare l’acceleratore lineare. Attaccare il governo per questi fondi dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che per Taranto sono stati stanziati già 1,6 miliardi di euro, di cui 200 milioni per il San Cataldo, è sciacallaggio politico. Dire che quei soldi servivano per curare i bambini di Taranto, serve solo ad esasperare un clima già avvelenato in vista del referendum del 4 dicembre.
Nel frattempo – evidenzia ancora il Segretario Politico del Partito Democratico di Grottaglie – Taranto è ancora in attesa che dalla Regione arrivino risposte concrete. Non è superfluo, in questo gioco di scaricabarile, ribadire che la competenza sulla sanità è regionale e, ancora oggi, non risulta licenziato il piano di riordino che nei mesi passati ha alimentato la preoccupazione dei cittadini di Taranto e provincia. Un piano di riordino che, almeno nelle versioni più o meno ufficiali che sono circolate, penalizzava la provincia ionica in termini di posti letto, di personale sanitario e di specializzazioni in linea con i dati epidemiologici.
L’auspicio è che gli scontri politici rimangano fuori dalla questioni che riguardano i cittadini. L’emergenza sanitaria di Taranto non può essere il terreno sul quale regolare i conti. Ed è altrettanto stigmatizzabile il tentativo di buttarla in caciara confondendo le questioni della salute ionica con il referendum che domenica prossima vedrà milioni di italiani decidere se approvare la riforma o preferire di conservare lo status quo.
E’ tempo che le istituzioni collaborino per la ricerca di soluzioni adeguate alle piaghe del territorio ionico. I cittadini hanno bisogno di una politica che sappia decidere e che la smetta di consumare battaglie sulla pelle delle persone. Per mettere in discussione gli equilibri politici – conclude dichiara Paolo Annicchiarico, Segretario Politico del Partito Democratico di Grottaglie – ci sono le sedi ed i momenti opportuni. Quando si perde di vista questa distinzione non si fa altro che spalancare le porte al populismo più becero che sa fare solo danni.»