“Già dall’ottobre del 2010 segnalai la necessità di procedere celermente alla statizzazione dell’Istituto pareggiato “Paisiello” di Taranto, chiedendo all’allora Presidente della Provincia di Taranto, di porre in essere celermente gli adempimenti formali richiesti dal MIUR per statizzare lo storico Istituto di alta formazione musicale “Paisiello”, così trasformandolo in un Conservatorio di Musica Statale.” Lo dichiara Arnaldo Sala, consigliere regionale di Forza Italia, che prosegue: “Appello reiterato più e più volte rimasto, tuttavia, inascoltato da larga parte degli interessati, probabilmente timorosi di non compiacere appieno il governo della passata Amministrazione provinciale jonica.
L’epilogo della tormentata storia del “Paisiello”, uno dei “lasciti testamentari” della amministrazione di centrosinistra è ben noto: non solo il “Paisiello” non è stato statizzato quando a livello centrale c’erano le risorse finanziarie e la volontà politica dell’allora Governo Berlusconi, ma negli ultimi mesi si è persino aperta una querelle tra il Commissario prefettizio Mario Tafaro, che ritiene di non dover sostenere finanziariamente il “Paisiello”, e il MIUR; secondo alcuni rumors, dei quali però non ho riscontro oggettivo, i contratti del Direttore e dei Docenti del “Paisiello” sarebbero addirittura nulli per una serie di vizi ab origine. Mi auguro che ciò non risponda al vero!
Ma il futuro – aggiunge Sala – potrebbe riservare a questa storia un finale ancora più tetro in quanto, secondo rumors a me pervenuti, la Spending Review si sarebbe abbattuta anche sul destino dei ventuno Istituti musicali pareggiati italiani, e quindi anche su quello di Taranto.
Negli ultimi giorni il MIUR avrebbe adottato l’intendimento di non procedere in futuro alla loro statizzazione per assenza di risorse finanziarie; il MIUR, inoltre, sarebbe orientato a utilizzare i docenti degli Istituti pareggiati per colmare le vacatio degli organici dei Conservatori: in pratica i docenti degli Istituti pareggiati in possesso dei titoli verrebbero, in base alle esigenze, trasferiti nei Conservatori di Musica statali “svuotando” conseguentemente gli Istituti pareggiati che così vedrebbero progressivamente depauperata la loro offerta musicale fino, nel giro di pochi anni, al probabile esaurimento.
Il Ministro Stefania Giannini del Governo Renzi, dunque, sarebbe intenzionata a far morire lentamente di inedia gli Istituti pareggiati musicali italiani, e tra questi anche l’Istituto “Paisiello”, con buona pace degli studenti tarantini che tra qualche anno dovranno recarsi in altre città per studiare nei Conservatori di Musica statali.
Un altro importante pezzo della storia culturale della nostra Terra che va a ramengo!
Il mio auspicio – conclude Sala – è che i nostri parlamentari di centrosinistra – che dovrebbero avere la possibilità di dialogare con Matteo Renzi e i suoi ministri – riescano a convincere il Governo centrale a recedere da detto intendimento ed a procedere finalmente alla statizzazione degli Istituti pareggiati musicali e, tra questi, l’Istituto “Paisiello”.
I parlamentari di centrosinistra tarantini lo devono al Territorio e a Taranto, come atto di riparazione del danno arrecato dai loro compagni di partito e di coalizione che, per anni, hanno malamente governato la Provincia di Taranto.”