Gruppo OVS ha presentato il progetto di investimento che riguarda la creazione di un polo di innovazione tecnologica e un centro multifunzione in ottica di sostenibilità ed economia circolare.
Il progetto prevede l’assunzione di 125 persone che comprendono laureati con competenze nel mondo del digitale, dell’intelligenza artificiale e della cyber security e figure specializzate che saranno impiegate nella rilavorazione dei capi e delle attività legate al centro multifunzione. In questo nuovo polo di innovazione tecnologica il Gruppo OVS concentrerà gran parte del suo programma di sviluppo di progetti ad alto contenuto digitale (risorse dedicate per circa 19 €mln nel triennio 2023-2025) e un innovativo impianto che sosterrà lo sviluppo del Gruppo sui temi che riguardano il riutilizzo dei capi in chiave di economia circolare (investimenti per circa 14 €mln nel triennio 2023-2025).
L’iniziativa è stata realizzata attraverso il Contratto di Programma della Regione Puglia, rivolto alle Grandi Imprese, uno strumento strategico che consente all’azienda di aumentare la portata degli investimenti e nel contempo di elevare il tasso di innovazione dei progetti grazie alla collaborazione con i distretti tecnologici presenti sul territorio. Inoltre valorizza le sinergie tra aziende innovative e territorio anche grazie all’utilizzo dei fondi europei destinati a supportare parte degli investimenti complessivi.
“Il progetto di investimento in Puglia si inserisce nel piano di sviluppo previsto per il nostro gruppo in ambito di innovazione digitale, con la creazione di un polo tecnologico e di un centro multifunzione destinato al riutilizzo dei capi in ottica di economia circolare. Abbiamo scelto di investire in questa regione – dice Stefano Beraldo, Amministratore Delegato del Gruppo OVS – per la presenza di un ecosistema di poli industriali e imprese con specializzazioni rilevanti, che riguardano il settore dell’abbigliamento-moda. La partnership con il Politecnico di Bari ci offre inoltre l’opportunità di valorizzare le competenze del territorio. Lavoreremo con giovani laureati in possesso dei requisiti necessari per lo sviluppo di nuovi progetti nel mondo dell’innovazione tecnologica. Sono certo che questo importante iniziativa sarà in grado di generare un impatto positivo, sia sotto il profilo produttivo che sociale, e consentirà di creare ulteriori opportunità di crescita anche in futuro”.
“La Puglia è una terra in piena fase di sviluppo, capace di offrire opportunità di lavoro per i giovani e concrete prospettive di crescita professionale – dichiara Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia –. Se grandi imprese come OVS scelgono di investire qui è anche grazie alle misure di supporto che mettiamo in campo come Regione Puglia e alla sinergia con i Comuni, Università, Politecnico e centri di ricerca.
Il progetto che OVS intende realizzare in Puglia prevede un centro logistico multifunzione per la gestione dei processi di ricondizionamento dei capi di abbigliamento strettamente collegati ai temi di sostenibilità ambientale ed economia circolare. Un investimento complessivo di circa 33 milioni di euro che comprende anche interventi di automazione intelligente e utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale, con 125 nuove assunzioni. Ringrazio quindi il Gruppo OVS per questo percorso di innovazione che racchiude speranze e buoni auspici”.
“Uno dopo l’altro si vanno concretizzando gli investimenti di grandi aziende nazionali e internazionali che hanno scelto di insediarsi nel nostro territorio, in questo caso scegliendo l’area di sviluppo industriale – afferma Antonio Decaro, Sindaco di Bari -. In questo caso oltre ad un polo di innovazione tecnologica che si avvarrà della collaborazione del Politecnico di Bari, OVS realizzerà un centro multifunzione per il riutilizzo dei capi, in ottica di economia circolare, che potenzierà l’investimento rafforzando così la sua presenza sul territorio. Ringrazio l’azienda e l’intero management per aver scelto la nostra città per questo importante investimento certo che qui potranno trovare istituzioni presenti e affidabili oltre a poter contare su un bacino di competenze e risorse che potranno garantire valore allo sviluppo delle nuove attività.“
“Quello che sta accadendo in questi anni in Puglia è straordinario ma di certo non casuale – dichiara Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia -. E questo importante investimento di OVS, che ringrazio, è la seconda prova, in soli pochi giorni, di quanto la Puglia sia una regione attrattiva, in cui vale la pena investire. Questo grazie agli incentivi messi a disposizione delle imprese ma anche grazie alla grande sinergia con il mondo della ricerca e della formazione che ci consente di diventare sempre più un punto di riferimento per le nuove tecnologie e vero e proprio hub dell’innovazione. Questo progetto, in particolare, ha un valore aggiunto perché integra anche attività di gestione e rilavorazione dei capi, grazie alla capacità logistica della città di Bari”.
“La scelta di OVS di investire a Bari, al di là delle importanti dimensioni sia in termini economici sia di nuova occupazione – dice Eugenio Di Sciascio, Vicesindaco di Bari – è rilevante perché dimostra come i nuovi paradigmi della trasformazione digitale e dell’economia sostenibile e circolare possano trovare da noi terreno fertile per un nuovo modello di sviluppo. Essa ci incoraggia a continuare nella strategia di caratterizzazione della città come centro di innovazione capace di attrarre sempre di più anche grandi realtà imprenditoriali”.
“OVS fa un importante investimento in Puglia con una nuova sede dedicata all’innovazione tecnologica presso il Politecnico di Bari. – commenta il Rettore, Francesco Cupertino – Questo modello di collaborazione pubblico-privato, che porta le grandi aziende dentro l’ateneo – aggiunge il rettore – ci ha permesso in questi anni di avviare molti laboratori di ricerca e sviluppo, centri di competenza, spazi di coworking e formazione su temi di grande attualità e rilevanza economica e sociale. La digitalizzazione, in particolare, riguarda in modo trasversale tutti i settori produttivi e, di conseguenza, richiede profili professionali sempre più ibridi. Questa è la strada per indirizzare meglio anche i corsi di studio – conclude Cupertino – e garantire occupazione qualificata ai nostri giovani talenti”.