«La manifestazione in difesa dell’Ospedale San Marco si è spostata il 4 Agosto a Bari sotto il palazzo dove si riunisce il Consiglio regionale. Eravamo in 200, arrivati in loco con 3 pullman e varie macchine, affiancati da una delegazione e dal Sindaco Grottoli di Monteiasi, sempre presente e vicino alle problematiche della Sanità.» E’ quanto dichiara una nota del “Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco” di Grottaglie.
«Dopo aver trascorso varie ore a gridare slogan in difesa del nostro Ospedale, a chiedere ad Emiliano di parlare con noi ed aver partecipato al minuto di silenzio in memoria del Consigliere regionale Guglielmo Minervini, una nostra delegazione è stata ricevuta dal Presidente, in particolare il Presidente del Comitato Milena Erario, il Vice Presidente Vitaliano Bruno, il Sindaco Ciro D’Alò, l’ex Sindaco Ciro Alabrese e il Consigliere comunale Ciro Gianfreda. Al tavolo con Emiliano erano presenti anche i Consiglieri regionali Franzoso e Borraccino, che hanno sempre lottato per il San Marco, Galante, Liviano, Mazzarano, Perrini e Pentassuglia.
L’incontro è stato deludente. Di fronte a noi un uomo fermo sulle sue decisioni e prevenuto nei confronti del Comitato. Non ha voluto sentire ragioni e ha continuato a parlare del San Marco come un Ospedale pericoloso paragonandolo addirittura al tratto ferroviario Andria- Corato.
Ma c’è da ricordargli che i soldi per la linea ferroviarie e per zona Jonica erano già stati stanziati ma mai spesi. Che fine hanno fatto?
Ci ha informati di avere a disposizione svariati milioni di euro per riconvertire il San Marco e farne degli ambulatori plurispecialistici. Ma noi non ci stiamo! Noi vogliamo il nostro Ospedale che è tutt’altro che pericoloso.
Lui il San Marco neanche l’ha mai visto, non conosce la realtà jonica, come non sa neanche quanto tempo ci si impiega per arrivare al Sant.ma Annunziata e le condizioni di collasso di quel Pronto Soccorso.
Ha sottolineato che cambierà idea solo se ci sarà a livello ministeriale una deroga per Grottaglie al D.M. 70. A questo punto la Consigliera Franzoso ha sottolineato ad Emiliano che è nei suoi poteri derogare al D.M. 70 anche per Grottaglie come ha già fatto per altri Ospedali. Il Presidente ha ribadito che non lo farà perché non ci sono le condizioni, ma che ha chiesto la deroga al Ministero. Quindi, il Consigliere Borraccino gli ha chiesto di vedere la richiesta fatta al Ministero.
Michele Emiliano si è detto contrariato per il fatto che il Comitato si è recato fino a Roma per discutere al Ministero le problematiche del San Marco.
E qualora arrivasse la deroga, Presidente Emiliano, che cosa deciderà Lei per il San Marco?
Il Presidente – prosegue la nota del “Comitato in difesa dell’Ospedale San Marco” di Grottaglie – ha addirittura insinuato che il Comitato e le folle sono mossi da esponenti politici anche del suo partito che non sono stati eletti. Ma forse al Presidente non è chiaro che siamo esseri pensanti con il senso della giustizia e che non abbiamo colore politico o bandiera, tanto è vero che la questione San Marco unisce in modo trasversale tutti i partiti politici.
Emiliano si è detto risentito per la manifestazione e le proteste dicendo. “io non permetterò più una cosa del genere!”. Ricordiamo al Presidente che il diritto a manifestare è costituzionalmente garantito.
Il governatore della Regione Puglia ha precisato che la decisione di chiudere il San Marco deriva dalle Amministrazioni precedenti e da quelle stesse Amministrazioni, il Nosocomio è stato sguarnito e reso pericoloso.
Quando Milena Erario ha replicato ad Emiliano che sono stati i politici a creare questa situazione, il Presidente ha risposto: “io non sono un politico, sono un Magistrato!”. E allora noi Presidente Le chiediamo:” Ma non era Lei, fino all’altro giorno il Segretario regionale del Partito Democratico? E non è forse il PD un Partito Politico?”. Attendiamo risposta.»