«Nei giorni scorsi è stata resa nota la delibera in cui si è bandita la gara per l’inizio dei lavori di riconversione in struttura riabilitativa dell’Ospedale di Grottaglie.» Lo ricorda Ciro Marseglia, presidente del circolo “Energie per l’Italia” di Grottaglie.
«A questo – prosegue Marseglia – ha fatto seguito il silenzio assordante della politica locale ed amministrativa.
Le elezioni si avvicinano ed è sconveniente prendere posizione per non scontentare i partiti di appartenenza.
Dopo aver assistito a balletti e comportamenti pirandelliani, in cui consiglieri regionali e parlamentari di maggioranza rendevano dichiarazioni pubbliche contro il provvedimento di chiusura del nosocomio grottagliese, ma nel ruolo istituzionale nell’assise regionale si adeguavano al volere dei partiti di appartenenza.
Ci si metteva in posa per le foto nelle manifestazioni pubbliche e ci si nascondeva nell’ombra regionale di chi con fare dispotico ha falcidiato la sanità pugliese sulla pelle dei cittadini.
I provvedimenti amministrativi si votano in giunta ed in consiglio, è li che si possono far valere le ragioni dei territori facendo mancare le maggioranze, non facendosi paladini della protesta a posteriori.
Certamente la storia della chiusura del San Marco ha origini lontane e responsabilità molteplici. Già negli anni novanta presidente della Regione Puglia il prof. Distaso, quando si cominciava a parlare di riordino ospedaliero, l’allora assessore alla sanità dott. Michele Saccomanno, su segnalazione di alcuni esponenti della propria forza politica ed alcuni sanitari locali, fece un provvedimento che salvaguardava Grottaglie con la creazione di tre posti di Unità di Terapia Coronarica Intensiva, che erano il prologo per creazione di alcuni posti di Rianimazione, per l’insipienza dell’allora amministrazione comunale e per le gelosie di alcuni sanitari quella delibera non trovò attuazione facendo si che altre strutture del territorio ne godessero.
Poi è stato il susseguirsi di allarmi lanciati da volenterose associazioni e da singoli, ma le istituzioni oltre alle manifestazioni di facciata sono venute meno al loro ruolo e vincolo con i cittadini.
Oggi in prossimità di una tornata elettorale si salta dalle pagine di un quotidiano ad un altro, senza produrre atti concreti, si promuovono incontri in provincia perché non si hanno risposte da dare alla Città dopo aver cavalcato il tema nelle scorse amministrative.
Energie per l’Italia Grottaglie, non ha referenti in consiglio regionale, ma si è attivata attraverso il responsabile regionale sanità dott.ssa Cinzia Cavallo, ed i suoi referenti politici a livello nazionale perché si avvii una pressione politica a sostegno del San Marco.
I cittadini grottagliesi hanno una grande opportunità in occasione delle prossime elezioni chiedere ai tanti consiglieri regionali e comunali che si preparano al grande salto verso l’agone nazionale, prima del 4 marzo atti concreti che mutino la sorte dell’ospedale, altrimenti non possono avere la fiducia dei cittadini.
Perché la salute non può essere un mero conto economico di una voce di bilancio, voce di bilancio spesso gravata da sperperi o favori che non possono essere fatti pagare alla collettività.
Perché occorre che il sistema sanitario prenda in carico il paziente nella sua globalità di problemi sociosanitari.
Non si può – conclude Ciro Marseglia – lasciare solo il cittadino a vagare, coi suoi problemi di salute, da un ospedale all’altro, in un territorio che vive una grave emergenza sanitaria.»